mercoledì 26 giugno 2019
Sono a tutti gli effetti i "dentisti dei poveri", coloro cioè che permettono a chi è indigente di curarsi i denti e quindi di riacquistare, assieme alla salute, la dignità
Bologna, la Curia «cura» pure i denti
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Sono a tutti gli effetti i "dentisti dei poveri", coloro cioè che permettono a chi è indigente di curarsi i denti (cura molto importante, ma anche costosa) e quindi di riacquistare, assieme alla salute, la dignità.

Il "Progetto San Petronio", della omonima Fondazione bolognese, dal giugno 2016 all'aprile di quest'anno ha preso in carico 157 pazienti cui si aggiunta un'altra cinquantina negli ultimi mesi. E questo grazie alla convenzione stipulata dalla Curia con la sezione bolognese dell'Associazione nazionale dentisti italiani (Andi).

Si sta realizzando così uno dei primi desideri e progetti dell'arcivescovo Matteo Zuppi, che lo espresse pochi mesi dopo essere entrato nella diocesi di Bologna. Desiderio nato da un'amara constatazione: da anni sono in aumento, anche a Bologna, le difficoltà economiche, che hanno portato un numero crescente di persone a rinunciare alle cure odontoiatriche, comprese quelle che sarebbero davvero necessarie. E infatti il numero di persone che ricorrono al Progetto San Petronio è in continuo aumento: «Un segnale – sottolinea Paolo Santini, responsabile del progetto assieme a Daniele Desideri – che appare allo stesso tempo positivo, perché più persone ricorrono al nostro aiuto, e negativo, perché significa che l'indigenza cresce».

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