martedì 1 luglio 2014
Bizzarrie. Maurizio Ferraris (Repubblica, 29/6 p. 38) sulla «seduzione» intellettuale del pensiero di Spinoza, «maledetto» per tutti i contemporanei, ebrei e cristiani. Se nella storia non ci fossero l'apertura della «Parola» creatrice nel Primo Patto, e poi in Gesù l'«abbassamento» divino, essenza dell'Amore, il suo pensiero sarebbe affascinante per chi cerca il vero. Ma ci sono stati: e il vero «Maestro» è un Altro, anch'egli tuttavia oggetto di bizzarrie singolari. Stupefacente ieri (Repubblica, p. 32 e Secolo XIX, p. 11) leggere di un «Gesù favorevole alle nozze gay». Davvero bizzarro (Manifesto, 29/6, pp. 1 e 8) anche proporre di «riabilitare» Ernesto Buonaiuti, grande intellettuale di inizio secolo XX, amico e compagno di studi e di sacerdozio di Giovanni XXIII, che lo chiamò sempre «il povero Don Ernesto». Se riabilitarlo fosse riconoscere chiaramente che fu oggetto di violenza e di metodi polizieschi da uomini di Chiesa e del regime fascista, nessuna obiezione. A leggere pare invece che si chieda che tutte le sue idee sulla divinità di Cristo, la fede nei secoli e la realtà della Chiesa come tale siano riconosciute come valide e da accogliere… Pur con le migliori intenzioni: davvero bizzarro!
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