martedì 29 aprile 2014
Da un gesto razzista, uno spot contro il razzismo: ha fatto il giro del mondo l'immagine del calciatore del Barcellona Dani Alves che, al lancio di una banana dagli spalti del Villarreal, ha risposto mangiandosela allegramente. Il 30enne brasiliano si preparava a tirare un calcio d'angolo, quando il frutto – con il suo sottinteso insultante "sei una scimmia" – gli è caduto accanto. Alves è stato spesso insultato: «Sono in Spagna da 11 anni, non è cambiato nulla – ha poi commentato –non ci resta che ridere di questi ritardati» (da cui il Villarreal ha preso le distanza scusandosi). Stavolta, però, il gesto ha avuto un'immediata eco internazionale. Nel Brasile che ospiterà i Mondiali, l'"ironia" della risposta è stata sottolineata dalla presidente Rousseff, che l'ha definita «coraggiosa e forte contro il razzismo». Il portale Globoesporte ha lanciato un manifesto "Siamo tutti Dani Alves" e su Twitter è nato l'hashtag "Siamotuttiscimmie", con cui centinaia di personaggi famosi, a partire da Neymar, si sono fatti ritrarre mentre mangiano una banana per solidarietà. In Italia lo hanno fatto ieri anche il premier Renzi e il ct della nazionale Prandelli a Palazzo Chigi.Tanto più urgente l'improvvisato spot, proprio nel giorno in cui anche negli Usa è scoppiato il caso su una telefonata del patron della squadra di basket dei Los Angeles Clippers, al vertice della Nba. Donald Sterling avrebbe invitato la fidanzata a «non portare negri a vedere le partite», guadagnandosi l'appellativo di «ignorante» persino dal presidente Obama.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI