Arcivescovo di Canterbury due volte costretto all'esilio
venerdì 21 aprile 2017
Fu un'inquietudine interiore a spingere sant'Anselmo d'Aosta fin da giovane a mettersi sui passi di Dio con il cuore, con i gesti e soprattutto con la mente. L'itinerario che si trovò a percorrere lo rese di fatto uno dei maggiori teologi medievali. Era nato attorno al 1033 ad Aosta e crebbe tra i Benedettini, ma i contrasti con i genitori lo spinsero ad andarsene. Alla fine arrivò ad Avranches, in Normandia, all'abbazia del Bec, dove conobbe il priore Lanfranco di Pavia che ne curò il percorso di studio. Prese poi il posto del maestro divenendo abate ma senza mai rinunciare alle sue ricerche teologiche: tra le sue opere maggiori appaiono il “Monologion” e il “Proslogion”. Nel 1093 divenne arcivescovo di Canterbury ma i contrasti con il sovrano lo costrinsero per due volte all'esilio. Morì nel 1109. È dottore della Chiesa.
Altri santi. Sant'Apollonio di Roma, filosofo e martire (II sec.); beato Bartolomeo Cerveri, sacerdote e martire (1420-1466).
Letture. At 4,1-12; Sal 117; Gv 21,1-14.
Ambrosiano. At 10,34-43; Sal 95; Fil 2,5-11; Mc 16,1-7.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI