sabato 17 giugno 2017
«Quando l'avversario politico non ha il diritto di esistere» ("Stampa", 14/6, p. 23): Massimiliano Panarari sul tempo del no totale al «socialcomunismo» superato con l'apertura a sinistra e poi con le novità del Pci di Berlinguer anni 70. Chiusura totale ingiustificata? No! Come per caso ieri, ("Repubblica", pp. 1 e 33-35 Ezio Mauro: «E Santa Madre Russia restò senza Dio») dopo 100 anni racconta l'ateismo di Stato imposto senza pietà, vittime tra pope e dignitari ortodossi, Patriarca compreso: più di 20mila fucilazioni o annegamenti immediati, distruzione di tutte le chiese e di ogni richiamo alla religione. Anche così capisci il «no assoluto» evocato da Panarari sulla "Stampa".
Oggi guardiamo un intero secolo con eventi diversi: dopo Lenin Stalin, dopo Stalin Krusciov e la crisi dei missili a Cuba, con Giovanni XXIII che si atteggiò in modo nuovo verso la realtà russa in movimento... Poi, la caduta del Muro (1989) e, oggi, la «Santa Russia» è di nuovo in piedi... Qui per me occasione di ricordare che esattamente 40 anni orsono per iniziativa comune del governo di Breznev e del Patriarca – allora Pimen, accompagnato dal "giovane" Kirill, oggi suo successore – si tenne proprio a Mosca il primo incontro di «uomini di ogni religione» del mondo.
Allora si restò a metà strada nel cammino del recupero della libertà religiosa, ma da quelle parti aprì un'epoca diversa, quella della graduale libertà per tutte le religioni, e dalle nostre parti l'inizio del superamento di quel «no assoluto» che negava all'«avversario politico» – la sinistra storica – lo stesso diritto di andare al governo, uscendo dal celebre fattore K... Intreccio di libertà e presenza viva del fatto religioso: ottime le tre pagine di Ezio Mauro. Anche gli ex direttori – per esempio Mieli, ora Mauro – sono sempre preziosi. Bel segno di cammino in avanti per tutti.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI