domenica 30 dicembre 2007
Anomalie che impazzano in pagina. "Repubblica" pretende a più riprese di sapere se la telefonata tra una cittadina senatrice e un cittadino vescovo è avvenuta martedì o giovedì. Giovedì? Affari loro. Martedì? È una tragedia. In realtà è la solita eterna commedia. C'è poi il giornalista di "Liberazione" che si finge in profonda crisi esistenziale, bussa allo studio medico di uno psichiatra, gli racconta i suoi drammi, gli chiede di aiutarlo e poi strilla per pagine e pagine che quello lo voleva" "curare"! Un "reato d'opinione", che come tale " annotava di recente il ministro Amato " per l'art. 21 della Costituzione italiana vigente non esiste. Completa il tutto, per servirci, chi vuole per programma "rifondare il comunismo" e con firma "gagliarda" tutta politica protesta su "Liberazione"(28/12, p. 1) contro "l'anomalia italiana", che sarebbe, testuale, "la presenza del Vaticano" e la questione cattolica". Ne segue esame del sangue politico a tutti, con Walter Veltroni bocciato a Roma, ma promosso in trasferta sulla "Stampa" di Torino. Anomalie? Quella vera, tutta nostra, è di chi non capisce che il pluralismo doveroso e da difendere è quello dei valori morali " ciascun cittadino, cattolici compresi naturalmente, ha i suoi " ma se si tratta di una legge civile questa è per natura "uguale per tutti", quindi tutti hanno diritto e dovere di partecipare alla sua elaborazione, e la maggioranza prevale. Ciascuno con la sua coscienza partecipa a formulare la legge civile, che si decide a maggioranza, e come tale vale per tutti. L'anomalia è non capirlo.
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