giovedì 17 giugno 2004
Annibale: che strano stratega! Se invece che con gli elefanti avesse oltrepassato le Alpi con i carri armati Leopard o con elicotteri Apache, chissà come avrebbe cambiato la storia! Un pensiero bizzarro? Sì, ma lo è parso meno, ieri, a leggere le cronache della pubblicazione in Vaticano degli Atti di un Convegno, tenuto nel 2000 dalla S. Sede, sull'Inquisizione ecclesiastica. "Repubblica" ci ha fatto addirittura due pagine piene di concetti saggi. Certo: brutta faccenda, l'Inquisizione! E non per nulla il Papa ha chiesto perdono per i suoi misfatti. È grave che in nome di Dio si siano violentate coscienze e vite. E tuttavia a leggere i giornali, ieri, pareva che la storia umana laica del tempo fosse tutta intessuta di rose e di viole. E certo: tra le rose e le viole" Torquemada ci sta male. Ma poi uno pensa al contesto di Tribunali e giustizia civile in quei secoli - Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Russia ecc. - e anche al contesto dei Tribunali religiosi luterani e calvinisti, e capisce che l'Inquisizione cattolica resta una vergogna, ma con qualche sfumatura in più" Del resto leggi i numeri dei condannati, e li trovi relativamente pochi. Sempre troppi, si intende, ma fermi a poche migliaia. Allora pensi alle vittime del "Terrore" giacobino, 1789 e seguenti in Francia, e a quelle di fascismo, nazismo e comunismo ateo, parecchie decine di milioni, e ti aspetti che per esempio "Repubblica", "Unità", "Liberazione" promuovano loro un bel Convegno sulla storia dei tribunali di regime. Malpelo promette ottima recensione.
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