Ai periti i riscatti e la volontaria
martedì 23 novembre 2004
I riscatti ed i contributi volontari sono le ultime acquisizioni dell'Eppi, l'ente di previdenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati, regolato interamente dal sistema contributivo. Il ministero del lavoro ha, infatti, dato parere positivo sui Regolamenti che disciplinano le due misure previdenziali. Utilizzando sia l'una sia l'altra, il professionista ha l'opportunità di aumentare la propria pensione, incrementando il montante personale complessivo dei contributi. Tutti i relativi versamenti sono inoltre deducibili dal reddito complessivo ai fini Irpef. Particolarmente interessante è il regolamento sulla prosecuzione volontaria, cioè la possibilità di continuare a versare i contributi anche dopo la cessazione dell'attività professionale, a condizione che risultino pagati almeno tre anni di contributi (oppure un anno negli ultimi cinque) e che non sussista alcun'altra assicurazione obbligatoria. Il pagamento avviene in due rate: la prima in acconto (60% dei contributi complessivamente dovuti) entro il 30 novembre dell'anno della domanda, la seconda a saldo, l'anno successivo, entro trenta giorni dai pagamenti Irpef. Solo per le richieste presentate nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, i contributi si versano in unica soluzione, dopo il saldo Irpef. Il prossimo 30 novembre costituisce quindi il primo appuntamento dei periti industriali con la contribuzione volontaria di categoria. La volontaria dell'Eppi presenta inoltre una grossa novità nel panorama previdenziale, alla quale dovrebbero ispirarsi le altre gestioni previdenziali, tenuto conto anche dell'avallo manifestato dal Ministero del lavoro. Si possono coprire, infatti, non solo i 6 mesi precedenti la domanda (norma ormai comune nell'universo previdenziale) ma interi periodi a partire dal 1996, anno di nascita della previdenza Eppi. Condizione per questa eccezionale facoltà è presentare la domanda entro il prossimo 22 gennaio 2005. Riscatti. I riscatti invece possono riguardare gli anni antecedenti il 1996, purché impiegati dal perito nello svolgimento dell'attività professionale, nel praticantato, nella formazione universitaria oppure nel servizio di leva, sia militare sia civile. In sostanza, nel caso del riscatto, i periti potranno versare una quota, per il periodo di contribuzione di riferimento, stabilita su due elementi: il numero di anni da riscattare e il reddito dichiarato dal professionista per gli anni interessati, sempre a condizione che non fosse stata attiva una copertura previdenziale obbligatoria. Le quote da versare sono calcolate in base alle regole del sistema contributivo. Contributi obbligatori. Per tutti gli iscritti Eppi, la data del 30 novembre vale come termine ultimo per il versamento dei contributi obbligatori dovuti in acconto per l'anno 2004. Non è ammessa la rateizzazione degli acconti, singolarmente o congiuntamente a precedenti debiti contributivi.
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