martedì 16 dicembre 2014
Abiti «a misura di sedia a rotelle» progettati da persone con disabilità mentale sotto la guida di un designer di moda e di maestri d'arte. Si chiama «I vestiti ritrovati» il nuovo progetto dedicato alla creazione di abiti, «studiati e reinventati per risultare vestibili, piacevoli e adatti alle esigenze fisiche e personali di ogni individuo». E prodotti, gruppi di lavoro e progettisti sono stati presentati ieri a Roma presso Villa Lais. Capofila dell'iniziativa, l'associazione di volontariato «Immensa..Mente», con il Laboratorio Lakruna, una sartoria specializzata in riparazioni, confezioni su misura e accessori artigianali, gestito da un gruppo di sarte sostenute dal Centro di salute mentale, dalla Asl RmC e dal Consorzio Sol.Co. Solidarietà e Cooperazione, da cui provengono i partecipanti.«Vestiti ritrovati» si propone di riscoprire il talento creativo nascosto dietro il disagio psichico e metterlo al servizio delle persone con disabilità fisica. Le sarte di «Lakruna» sono coordinate e guidate, da due mesi, dal designer di moda Massimo Falegnami, che ha già realizzato prototipi di abiti adatti alle esigenze di persone con disabilità motoria. I gruppi di lavoro sono composti, oltre che dalle sarte, dagli utenti dei laboratori di sartoria dei Centri diurni formativi della Salute mentale. Sotto la guida esperta di maestri d'arte, hanno prodotto in questi mesi abiti dal design moderno applicando opportuni interventi sartoriali pensati per chi vive in carrozzina, per persone con temporanee immobilità o avanti con gli anni.Iniziativa resa possibile anche grazie al finanziamento della provincia di Roma.
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