giovedì 12 febbraio 2015
Se son rose fioriranno? La previsione è certa per quelle vendute in questa vigilia di San Valentino dall'associazione dei floricoltori dell'Alto Adige, che riescono a dare un valore aggiunto alle loro numerose qualità di rose profumate e coloratissime. D'intesa con la Caritas altoatesina, che ha inserito la proposta nei suoi «Regali solidali» in vetrina nel sito diocesano, è previsto infatti che per ogni omaggio floreale venduto dai 31 negozi associati un euro vada destinato all'acquisto di un albero da frutto per una famiglia dell'Etiopia: «Mango, papaya e limoni si stanno rivelando alimenti fondamentali per questa popolazione che soffre di denutrizione o malnutrizione», osserva Judith Hafner, collaboratrice Caritas dell'Ufficio esteri, nel lanciare l'iniziativa che porta anche a guardarsi dai tanti prodotti floreali ricavati nei Paesi del Sud del mondo con danni al territorio, sfruttamento della manodopera locale e conseguenze sui lavoratori precari.«I fiori che stiamo mettendo in vetrina per gli innamorati dell'Alto Adige – non solo le rose – sono tutti a chilometro zero – ci conferma Stephan Kircher dalla sua serra di via Maso della Pieve – e veicolano l'importanza di preferire la produzione locale, che viene garantita in condizioni sicure e vantaggiose». In maggio si replica per la festa della mamma. Intanto le famiglie etiopi ringraziano: lo scorso anno con un'iniziativa analoga è stato possibile infatti finanziare l'acquisto di quasi 1.500 alberelli da frutta nel Sud dell'Etiopia.
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