Scaffale basso 18 agosto
martedì 18 agosto 2015
Si parte con le solite raccomandazioni: comportati bene, non fare lo sciocco, non mangiare schifezze, lavati, non metterti nei guai…! Guai? Con la nonna, in campagna, dai guai si dovrebbe essere al riparo. Appena si fa conoscenza con la nonnina, però, si capisce che nel fine settimana da lei accadranno cosa inimmaginabili. E che bisogna tenersi forte. Tenetevi forte perché la vecchina che per tre giorni ospiterà i suoi dieci nipoti scatenati è un capobanda fantastico. Delizioso e affettuoso, capace di regalare ai suoi bambini il sapore della libertà. Nella casa sgangherata nel bosco dove tutto scricchiola e mette i di brividi, prima di dormire la nonna ridanciana racconta storie di paura di giganti dagli stivali puzzolenti e streghe bavose. La mattina prepara colazioni dai nomi improbabili ma così sfiziose da leccarsi i baffi. Non parliamo della gita nel bosco, con lei in testa che guida le arrampicate sugli alberi, la caccia al cinghiale, la pesca e i giochi attorno al falò. Peccato che quando ci si diverte il tempo passi in un soffio. Anche per il lettore che si trova allegramente senza accorgersene all’ultima pagina di Weekend con la nonna (Sinnos; 11 euro), un albo fumettoso, ironicamente firmato da Stefan Boonen e illustrato da Mister Melvin, autori fiamminghi. Il testo in stampatello ha un format ad alta leggibilità, come tutti i libri Sinnos. Spassoso e perfetto per lettori dai 7 anni. In su! 

Cosa c’è di meglio che assaporare il profumo del mare, immaginando la giornata che verrà, mentre si scaricano i bagagli da spiaggia dall’auto posteggiata al di là delle dune? I due ragazzini scalpitano nell’ansia di precipitarsi sul bagnasciuga. Orrore! Michao che li ha accompagnati in macchina, ha dimenticato tutto: niente asciugamani, niente costumi, secchielli, palette, salvagente, pallone. Che giornata da incubo sarà mai quella? Beh, non è un mistero che quando tutto sembra perduto la forza della disperazione produce idee geniali. E’ il mare con la sua generosità a offrire gli ingredienti più incredibili da raccogliere e assemblare. E il gioco è fatto. Come naufraghi approdati su una spiaggia deserta i tre si mettono al lavoro;
con un po’ di fantasia e manualità metteranno la giornata in salvo dalla noia. La zattera (Orecchio acerbo; 13, 90 euro) è un grande albo illustrato a tutta pagina. Una storia di Oliver De Solminihac che le tavole a colori di Stéphane Poulin interpretano con suggestiva estiva poesia. Dai 6 anni.

C’è stato un tempo in cui bastava un semplice pezzo di legno un po’ storto a far scattare la voglia di trasformarlo in poche mosse in un arco giusto per giocare agli indiani.
Un tempo in cui tappi di bottiglia, barattoli, scatolette di carta, rocchetti da filo, tubi di ferro, camere d’aria da bicicletta o montagnole di sabbia da muratore fornivano ai bambini materie prime per costruirsi giochi rudimentali ma buoni all’uso per divertirsi da soli o di gruppo. Era tanto tempo fa, quando i nonni di oggi erano bambini.Poi l’industria dei giocattoli ha regalato ai più piccoli oggetti meravigliosi ma ha anche sottratto loro molte opportunità di inventare dal nulla e fare, trafficando per ore con le mani, qualcosa con cui giocare. I nonni potrebbero raccontare per ore come da piccoli si divertivano con il niente a portata di mano. E’ esattamente quel che fa Francesco Guccini, cantautore e scrittore in questo Piccolo manuale dei giochi
di una volta (Mondadori; 15 euro) dove i suoi ricordi di bambino si coniugano ai disegni di Giovanni Manna che offrono consigli e istruzioni per realizzare da soli e con pochi mezzi giochi divertenti. Dagli 8 ai 99 anni.

L’Isola dei conigli è un luogo lontano e selvaggio, sperduto nel Mediterraneo, forse più vicino all’Africa che all’Italia. Ma è il luogo immaginario, che tanto somiglia a Lampedusa, in cui Zita Dazzi ha  ambientato l’avventura estiva di una gruppo di ragazzini senz’altro divertimento che le scorribande in bicicletta alle spiagge e i tuffi in mare. Lo stesso da cui vedono arrivare i barconi carretta dall’Africa, carichi di uomini senza bagagli e gli occhi pieni di spavento. Lontano dalla loro isola ventosa, battuta dal maestrale che fa grosso il mare, c’è il continente che i più non hanno mai visto e conoscono solo attraverso i racconti dei pochi coetanei andati via con le famiglie in cerca di lavoro. La realtà per i giovani nativi è fatta di immersione totale in una natura eccentrica ma anche di isolamento, rinunce e un futuro già scritto da pescatori. Per studiare bisogna trasferirsi sulla terraferma. La prospettiva per l’inverno cui è difficile rassegnarsi è ancora più triste: la chiusura della scuola causa trasferimento della maestra. E’ l’inizio di un’avventura a metà tra fantasia e realtà, piena di stranezze che solo chi abita e conosce l’isola può capire. Sarà tutto il gruppo – capitanato da Salvo, il protagonista – a lottare per trovare un sostituto ed evitare l’abbandono totale. Un grande coniglio bianco farà magicamente la sua parte. L’Isola dei conigli è pubblicato da
Coccole books (10 euro). Inconfondibile la poetica di copertina di Gianni De Conno. Dai 9 anni.

L’equivoco è voluto. Leggi roba da MATTI (scritto proprio così) e immagini un’avventura da fuori di testa. Poi scopri che il Matti del titolo
è l’undicenne protagonista del racconto firmato dal tedesco Salah Naoura e pubblicato dall’editore Beisler (12,90 euro), un ragazzino fantasioso con il grande sogno di passare le vacanze estive in Finlandia, il Paese in cui è nato suo padre e che ha tanta voglia di conoscere. Papà e mamma non ne hanno alcuna intenzione, né gli consentono di andarci con la famiglia del suo migliore amico che, casualmente è mezzo finlandese. Il problema è che Matti, pur di realizzare il suo desiderio e convinto che quel viaggio sarebbe la soluzione alle insoddisfazioni di tutti i membri della famiglia, comincia
a fantasticare possibili espedienti e a raccontare bugie grosse come una casa. Bugie che, iniziate per caso e per gioco – solo per dare una piccola mano al destino - ne innescano altre in un crescendo grottesco e tragicomico da cui è impossibile tornare indietro. Meglio fermarsi qui per non sciupare l’effetto sorpresa del racconto che raggiunge vette esilaranti. Certo con la sua gigantesca costruzione di menzogne, Matti ne combina di veramente grosse portando la famiglia sull’orlo di una crisi di nervi. Ma il bello è che non sempre le cose iniziate male finiscono in peggio. Dai 10 anni.
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