martedì 23 settembre 2014
Scuole e pagine… elementari. Lezioni impartite col sillabario della fede ai Papi e alla Chiesa intera: paiono opposte, ma sono identiche. Due esempi: “Repubblica” (18/9) e “Libero” (7/9). Nella prima (p. 61: «Il patto mancato tra amore sacro e amor profano») Vito Mancuso accusa l'intera Chiesa del fallimento in blocco della morale cattolica. Nessuna sfumatura nella conclusione: «Qualcuno si chiederà se si possa parlare di etica cattolica. E io rispondo che in realtà non esiste un specifica etica cattolica»! “Io rispondo”… Argomento chiuso “ex cathedra” personale. La seconda invece (p. 1 e tutta p. 11) è lezione personale di Antonio Socci per Papa Francesco che – testuale nel titolo – «premia i preti rossi e punisce i ratzingeriani doc». Anche qui “sillabario” secco, col maestro che in pagina se la prende con coloro che considera traditori della vera fede e questa, in opposizione netta a essi, è attribuita a Benedetto XVI, di cui colui che liberamente scrive e sferza è certo di fare le veci in teologia e disciplina di Chiesa. Insomma: a sorpresa ex cathedra di carta un sillabario della fede da due “vicari” dei Vicari autentici, il “servo dei servi” regnante e quello emerito. E gli estremi si toccano.
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