martedì 9 febbraio 2010
«Non va! Siccome immobile la Terra al nunzio sta». «Non vado»! Secco e folgorante. Sabato sul "Corsera", ma per prudenza il ferale annuncio l'hanno messo a p. 47, «Cultura e (soprattutto, ndr) Spettacoli», perché il panico non fosse troppo forte. In realtà, per completezza, l'annuncio è doppio: «La visita di Benedetto XVI in Portogallo» e testuale, «Saramago: "Non andrò dal Papa"». Sia in Portogallo " qualche milione di cattolici sparsi " che in Vaticano l'allarme e la costernazione saranno giunte ai vertici. Tanto più che con Saramago mancheranno " piove sempre sul bagnato " anche altri tre suoi amici, due scrittori e una poetessa, manco a dirlo «portoghesi». Che stranezza, però: a Roma da secoli chiamano «portoghesi» quelli che ci sono, ma senza pagare, mentre stavolta non ci saranno. Che dire? La realtà è dura, ma è probabile che superato l'universale sconforto, il viaggio del Papa sarà confermato per maggio. E tra l'altro Saramago è uno che non solo parla, ma scrive anche " di recente è appassionato di Caino " e sempre sul "Corsera" spiega perché non ci sarà: «Non abbiamo niente da dirci l'un l'altro». Troppa sicurezza lo fa parlare anche per conto altrui, e senza consultarlo? Sì, perché invece proprio domenica su "Terra" (p. 9) in uno speciale supplemento sul tema del dolore conclude una sua intervista con questa frase definita «carica di significato»: «Con la vita, sempre». Beh! Detta così, proprio nella domenica in cui la Chiesa celebra la Giornata per la vita, se la ripetesse a maggio a Benedetto XVI lo troverebbe totalmente d'accordo. Speriamo che ci ripensi: ma sì, e" sarà-magico!
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