mercoledì 10 aprile 2013
COMMENTA E CONDIVIDI
​Parlare di calcio il giorno dopo Roma-Lazio, “il derby dei lunghi coltelli”, sarebbe un po’ come sedersi dentro un cinema di Beirut subito dopo un raid aereo. La doviziosa cronistoria delle “puncicate” (le coltellate ai glutei) risalirà pure ai tempi del Belli, ma continuare a trasmettere nel mondo l’immagine di una Roma violenta, non più aperta, bensì che apre ferite continue sulla pelle di chi va nel suo stadio, l’Olimpico. Dovremmo, dunque, dibattere per l’ennesima volta di guerriglia urbana, di arresti e della solita insana follia del “branco”. Per la maggioranza, questa è la notizia di giornata del calcio e per dirla romanamente alla Califano, «tutto il resto è noia». Invece, ce ne sono tante di notizie non drammaticamente noiose, notizie positive. E, soprattutto, sono ancora molte le facce belle del pallone. Bisogna avere la pazienza e un pizzico di coraggio (il coraggio dell’impopolarità) nell’andare a scovarle nelle periferie remote, nella provincia ancora sana o, forse, solo scendere di un gradino dalla ricchissima e litigiosissima Serie A. In tempi di crisi economica devastante tutti hanno la loro ricetta provvidenziale, ma nessuno poi la mette in pratica. La Serie B del presidente Andrea Abodi, invece, l’ha fatto: ha appena istituito il “Salary Cap”: il tetto massimo agli ingaggi, fissato a 300mila euro. «Sempre tanti per tirare due calci a un pallone», dirà giustamente l’operaio dell’Ilva di Taranto, ma è già un primo gol in favore di un calcio meno ricco e forse più umano. Abodi è uno dei pochi che vuole «riportare le famiglie allo stadio», ma intanto chi ci sta provando davvero, e gratis, è il Melfi. Domenica prossima, 14 aprile, in occasione della partita Melfi-Pontedera (Seconda divisione, la vecchia C2), tutti gli alunni delle scuole elementari e medie della città lucana entreranno gratuitamente allo stadio assieme ai genitori. La cronaca della vigilia della gara si leggerà nei loro temi: “Racconta la tua giornata allo stadio con la tua famiglia”. Il premio per i migliori cronisti sportivi in erba? Assistere all’allenamento del Melfi e un pallone autografato. Magari con la firma del 22enne Cristian Suarino, un piccolo eroe esemplare dello sport che nessun quotidiano nazionale si è preso la briga di premiare con un bell’articolo per il gesto di fair-play compiuto. Anzi no, lo ha premiato la Fiorentina, ideatrice del civilissimo “Cartellino Viola”, riconoscimento al migliore gesto di sportività, che per la prima volta è andato a una formazione della Lega Pro. Motivazione: Suarino durante la gara con il Martina Franca – con il Melfi in svantaggio, 1-0 – rinunciava a battere un calcio d’angolo per fare soccorrere un avversario che era rimasto a terra infortunato. Una storia come questa avrebbe trovato ampio spazio nel Giornale solo di buone notizie, quel quotidiano sportivo che era stato il grande sogno del direttore della Gazzetta dello Sport Candido Cannavò. Giornale che purtroppo rimane una chimera, ma ci si può provare a seguire quella linea editoriale (per la maggioranza, “utopia”) tracciata da Cannavò. Lo si può fare raccontando storie come quella della Condor di Treviso, che gioca per vincere lo «scudetto dell’integrazione» e nella rosa ha ragazzi di più di 10 nazionalità diverse. Lo stesso spazio che di solito si concede alla Juventus di Conte, lo si può dare alla Acd Fornari. La squadra che porta il nome del suo «presidente, allenatore e calciatore», il 67enne Giovanni Fornari, ex bidello che investe la propria pensione per fare giocare tutti i ragazzi del suo quartiere, Quarto Cagnino (Milano). Piuttosto che ergere a protagonisti gli ultrà, gli scandali o «i soliti accordi» cantati da Jannacci, perché non regalare una prima pagina al Ponsacco? Una squadra di dilettanti, certo, ma quanti sanno che ha vinto 30 partite su trenta? Superato perfino il precedente record europeo, stabilito negli anni ’70, dal leggendario Benfica. E non si dica che è calcio minore. È lo sport vero, quello che vorremmo vedere anche in Serie A.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: