Twitter e la morte. Internet e l’educazione
giovedì 9 giugno 2016

Caro direttore,domenica 5 giugno ho letto su Twitter messaggi surreali a commento dell’improvvisa e tragica fine di Gianluca Buonanno, politico leghista. A volte il mondo web sembra un videogioco scemo. Ho apprezzato alcuni commenti di alcuni twitstar come Fiorello, che hanno cercato di far riflettere sulla morte di un giovane uomo. In vita forse Buonanno partiva per la tangente, ma di fronte alla morte si deve continuare a offendere o a scherzare come se si fosse ragazzini senza testa e responsabilità? Che tristezza il mondo web, direttore. Lei vede la possibilità che col tempo ci possa essere più educazione anche nelle piazze e per le vie di internet?

Marco Sostegni - Vinci (Fi)

Vedo soprattutto un gran lavoro educativo da fare, caro signor Sostegni. Penso che sia urgentissimo. E che riguardi proprio tutti, compresi noi cronisti, i signori della politica, coloro che non solo lei chiama “star” (anche su Twitter) e ogni altro tenuto per ruolo o per semplice passione umana a trasmettere un concreto “stile civile” e un almeno decente esempio. Penso che non possiamo proprio lasciar andare un pezzo di mondo (digitale), che ci riguarda molto e ci riguarderà sempre di più, alla deriva della volgarità, del risentimento battutista, del calcolato incattivimento. Grazie, perché vedo che lei, come tanti altri e come me, è uno che non si rassegna.

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