sabato 7 maggio 2016
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T itoloni: «Questa è la fabbrica dei Santi», e «Costantino Santo uxoricida». Il primo (“Italia Oggi”, 4/5, p. 11 intera) per Goffredo Pistelli che intervista una «filosofa, con dottorato al San Carlo di Modena » esperta di Cause dei Santi. Disinvolture e segnalazione del «rischio di presentare i Santi come eroi un po’ mitizzati». Rischio vero, ma per fortuna oggi l’umanità reale dei Santi veri appare senza miti. In ogni caso, anche sui Santi, è libertà. In tema il giorno dopo arriva un secondo titolone (“La Stampa”, 5/5, p. 26): Giorgio Ieranò presenta «una monumentale biografia dell’imperatore Costantino» giocando tutto sull’evidente contraddittorietà di quel «Santo uxoricida». Santo un uomo che ha fatto grandi cose nella storia, ma ha commesso anche efferatissimi delitti? Le 852 pagine di questa “biografia” presentano il soggetto in modi diversi e contraddittori. Ecco l’“enigma”, ove centrale sarebbe lo scandalo di una canonizzazione per un personaggio simile. Rivelazione? Vai alla più autorevole collezione (Bibliotheca Sanctorum edita dalla PUL, 13 volumi più varie appendici e sotto il nome Costantino trovi anche una quindicina di “santi” dal sesto secolo in poi, un re di Scozia martire, un Patriarca di Costantinopoli morto nel 677, e nella fila anche “Costantino imperatore”: molte colonne, pagine piene anche di immagini illustri, la fantasia degli artisti scatenata nei secoli. Dunque tutto a posto? No, perché – unico caso! – subito accanto a quel nome leggi: “santo (?)”, con quel punto di domanda che chiarisce come da sempre non sia vero “santo” (per la Chiesa cattolica). E poi leggi lunghe dispute di Roma con nestoriani e potenti vari, pretese di molti e leggende notissime. Niente di nuovo, dunque, salvo forse qualche malizia sottile. Talora in tema di fabbriche di santi anche in pagina si fabbricano scoop. Maldestri… © RIPRODUZIONE RISERVATA Lupus in pagina
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