mercoledì 22 maggio 2013
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Un suicidio nella cattedrale, un gesto di disperazione che offende la vita e un luogo sacro per la Francia, in cui da 850 anni si prega e si predica per la vita. Di fronte a un essere umano che sceglie la morte, ci sono dolore e pietà. Quando il suicidio, come in questo caso, vuole assumere un valore politico, il giudizio deve essere in linea con l’idea base che i valori non negoziabili non si impongono con la forza e vanno tutelati insieme, senza contraddizioni. Perciò, la difesa della famiglia (anche di fronte a decisioni laceranti) non deve sacrificare la vita. Il gesto dello storico Dominique Venner non può quindi essere salutato positivamente, come ha cercato di fare qualche forza politica. La legge sulle nozze gay va contestata con ben altri mezzi. Senza macchiare di sangue una grande e democratica campagna di popolo.
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