sabato 8 giugno 2019

Gentile direttore,
il giornale da lei diretto ha aperto un dibattito quanto mai opportuno sulla questione monetaria e sulla Teoria monetaria moderna (MMT). Altri hanno gia ragionato e argomentato su queste pagine. Chiedo la possibilità di intervenire a mia volta. E parto da una questione preliminare: non potendo ancorare la moneta all’oro, che si fa? Non è stato facile trovare una via, tuttora da perfezionare. La ricetta di Giacinto Auriti (ripresa dai 'sovranisti', da Beppe Grillo, Antonio Di Pietro e da molti altri politici) oggi va per la maggiore. Essa afferma, in sostanza, che «la banca centrale imbroglia e domina i popoli creando moneta dal nulla», per infine concludere: l’emissione monetaria torni in mano ai governi (Cfr. G. Auriti, Brevi cenni sulla evoluzione storica dei simboli monetari di costo nullo, Edigrafital, Teramo, 1996).

L’esito di affidare la leva monetaria direttamente ai governi l’abbiamo già sperimentato: provvedimenti populisti, inflazione alle stelle, prezzi fuori controllo, esplosione del debito pubblico scaricato sulle generazioni del futuro, crisi economica molto elevata, conflitti sociali. Lo Statuto della Banca d’Italia ha sancito che essa è Istituto di diritto pubblico (art. 1), il governatore è di nomina, rinnovo e revoca politica (art. 18), i privati non possono costituirsi in maggioranza e non hanno alcun potere di governance (art.19 e segg). I proprietari della Bce sono le banche centrali di ogni nazione aderente alla Ue, non altri.

Quindi il sistema delle banche centrali è pubblico con la seguente particolarità (quanto mai necessaria): l’autonomia gestionale è affidata a chi conduce la banca, non a chi governa lo Stato. Occupando direttamente per via politica l’autonomia gestionale delle banche centrali non si risanano i bilanci statali, si porta l’economia allo sfascio. Quindi la via migliore resta quella sancita a Maastricht, ma bisogna spiegare bene come funziona, perché di essa circolano idee confuse. La Bce può emettere moneta (uscita di cassa) solo se contestualmente essa acquista (entrata di cassa) titoli ancorati a un valore reale pari a quello della moneta da emettere.

L’operazione non genera ricavo e non moltiplica affatto moneta dal nulla. Infatti, l’operazione è scritta nello Stato Patrimoniale della banca, non nel Conto Economico di essa. La legge impone alla Bce di svolgere quattro compiti principali: 1) irrorare moneta nell’economia dell’Unione quanto l’organismo economico necessita (né più né meno, come il sangue che circola nel corpo umano); 2) contenere l’inflazione entro il 2%; 3) mantenere la stabilità dei prezzi; 4) sorvegliare l’operato delle Banche dell’Unione, affinché raccolgano nel territorio e trasmettano alla Bce, domande di emissione monetaria sorrette da progetti di sviluppo reale, non domande garantite da titoli tossici, ossia non ancorati a idonee garanzie reali. Su quest’ultimo punto le banche devono svolgere bene la loro missione nel territorio. Invece, nel 2008, la Banca centrale Usa (Federal Reserve) lasciò filtrare ed espandere mutui 'subprime' e titoli tossici privi di fondamentali adeguati. Si è generata così la crisi finanziaria. E l’abbiamo pagata cara anche noi. Dunque, se il territorio non genera idonea richiesta di moneta, se l’organismo non ha sangue, la colpa non è della Banca centrale, ma dei Governi che sprecano le risorse, che raccolgono male le tasse, che non sottoscrivono accordi internazionali utili e saggi, che non hanno a cuore la formazione umana e professionale, l’ambiente, ecc..: in definitiva, la colpa è di chi governa male e vorrebbe usare la leva della moneta per nascondere i propri errori. Se il sistema delle Banche centrali dell’Unione eseguisse ordini altrui, drogherebbe il mercato, porterebbe l’economia allo sfascio, come appunto abbiamo già sperimentato.

Cancellare Maastricht significa distruggere la Ue. L’Europa, pur con vari limiti, è tra le prime economie al mondo. A chi giova disarticolarla? L’obiettivo deve essere quello di governare bene, vigilare, perfezionare quanto avviato, non far saltare le pietre angolari delle nostre istituzioni.

Consigliere CdA Berica Vita Spa Gruppo Cattolica Assicurazioni

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