sabato 12 marzo 2022
Sviatoslav Shevchuk nel 17mo giorno di guerra: "Quando lottiamo per la pace, possiamo ottenere tutto, quando inizia la guerra possiamo perdere tutto"
Il vescovo di Kiev: "La guerra rappresenta sempre la sconfitta dell’umanità"

Sia lodato Gesù Cristo!
Miei cari fratelli e sorelle in Cristo,

Oggi in Ucraina vediamo il grande disprezzo per la dignità della persona umana. Si perde l’umanità, e l’essere umano è de-umanizzato, in particolare, quelli che hanno iniziato questa guerra. Chi inizia la guerra vede sminuita la propria umanità. Quello che uccide l’altro, distrugge soprattutto l’umanità dentro di sé, distrugge la propria dignità umana.
Cosa noi, cristiani, il 12 marzo 2022, e l’Ucraina sta vivendo la 17^ giornata di questa terribile guerra.
La guerra rappresenta sempre la sconfitta dell’umanità. La guerra è sempre il momento, la tragedia in cui la dignità dell’essere umano viene umiliata.
Quando lottiamo per la pace, possiamo ottenere tutto, quando inizia la guerra possiamo perdere tutto.
possiamo contrapporre a questo disprezzo per l’essere umano durante la guerra in Ucraina?
Prima di tutto, oggi dobbiamo fare le opere di misericordia. Dobbiamo fare di tutto per manifestare il proprio rispetto per la dignità dell’essere umano.


Oggi preghiamo per le nostre forze armate ucraine che difendono e affermano questa dignità. Oggi preghiamo per la popolazione civile ucraina, per i nostri profughi, per quelli che sono rimasti nelle fredde città e villaggi senza acqua, senza cibo, senza riscaldamento. Non li abbiamo dimenticato, e li vogliamo aiutare.
Oggi l’Ucraina lotta per i corridoi umanitari, per poter salvare la persona nel rispetto della sua dignità, indipendentemente da che lingua parla, a che nazione appartiene o che chiesa frequenta. Oggi in Ucraina è in corso la guerra per difendere la dignità umana.
Oggi ci siamo scontrati con un’altra grande sfida, con una delle forme di disprezzo per la dignità umana. Sappiamo che la sepoltura di un morto è una delle forme di misericordia per il corpo del prossimo. Forse, è per la prima volta che ci siamo trovati davanti a questo fatto eclatante: quelli che sono entrati sulla terra ucraina - l’aggressore russo - non rispettano i corpi dei propri deceduti. Non vogliono onorare debitamente quelli che sono caduti in Ucraina. Nonostante il fatto che i nostri volontari, la gente buona vorrebbero restituire i corpi dei russi deceduti, ma nessuno li vuole prendere e dargli la degna sepoltura.
Oggi in Ucraina vediamo montagne di cadaveri, fiumi di sangue e mare di lacrime. Oggi con il dolore nel cuore osserviamo come nelle città assediate, ad esempio, a Mariupol, senza preghiera, senza rispetto cristiano, senza funerale cristiano nelle enormi fosse comuni vengono sepolte migliaia di persone senza nome. In una sola Mariupol, secondo i dati ufficiali, in questi giorni sono morti quasi millecinquecento civili seppelliti nelle fosse comuni.


Per noi è molto importante manifestare oggi il nostro rispetto per i corpi degli uccisi, sia militari che civili. I corpi dei militari ucraini vengono accolti dal nostro popolo che si inginocchia mentre loro tornano nelle loro case, nei loro villaggi, dalle loro famiglie.
Per questo motivo oggi, questo sabato, mi rivolgo a tutti i nostri sacerdoti, i nostri fedeli in Ucraina e in tutto il mondo, chiedendo di fare le messe di suffragio, mostrare rispetto per quelli che sono stati uccisi sulle terre ucraine durane questa guerra disumana.
Preghiamo oggi per quelli per chi non hanno suonato le campane delle chiese, che sono stati deposti nelle fosse comuni senza che nessuno abbia pianto per loro, preghiamo per quelli per i quali non è stata recitata la preghiera di suffragio. Manifestiamo la nostra misericordia anche ai corpi dei deceduti: per difendere l’uomo, la dignità umana. Riposino in pace!
La benedizione del Signore sia su di voi con la Sua grazia, oggi e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo!

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