venerdì 21 dicembre 2018
"Nina è brava" della cantautrice La Zero (alias Manuela Zero) che racconta la vita dietro le sbarre di una bambina che vive con la mamma carcerata
Stasera in gara una canzone sulle mamme con figli in carcere
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Il carrozzone del Festival di Sanremo si è avviato verso l’appuntamento di febbraio con i primi vincitori fra i Giovani e l’ufficializzazione dei primi Big in gara. C’è da oliare le ruote il meccanismo di questa nuova formula di Rai 1 per "Sanremo Giovani", che, nonostante la riuscita per simpatia e affiatamento della coppia di conduttori Baudo-Rovazzi, è stata battuta ieri sera come ascolti dalla nuova avventura del capitano “Ultimo” che su Canale 5 ha vinto la serata con 3.334.000 spettatori pari al 16% di share contro i 2.428.000 pari al 13.1% di share della gara canora di Rai 1.
La quale ieri notte ha proclamato il primo vincitore della sezione Giovani fra i 12 primi concorrenti in gara, votato da Commissione musicale guidata da Claudio Baglioni, Giuria televisiva (Luca Barbarossa, Fiorella Mannoia, Annalisa, Luca e Paolo) e televoto del pubblico: sarà quindi il giovanissimo Einar, nato a Santiago De Cuba ma cresciuto a Brescia, lanciato dall’ultima edizione di “Amici”, ad accedere fra i Big del Festival di Baglioni in onda su Rai 1 dal 5 al 9 febbraio. Alla pur brava Federica Abbate è andato il Premio della critica assegnato dalla giuria dei giornalisti. Stasera in diretta alle 21.25 sulla rete ammiraglia la seconda tranche dei giovani in gara e l’annuncio degli ultimi 11 Big in gara.
Ieri sera infatti sono stati svelati i primi 11 Big a concorrere al prossimo Festival. Una proposta musicalmente variegata che vede in gara donne grintose come Loredana Berté che sta vivendo una seconda giovinezza, Paola Turci e Anna Tatangelo; artisti provenienti dal panorama indie come Motta (vincitore dell’ultimo Premio Tenco) e The Zen Circus; idoli di giovanissimi come Ultimo, Irama e il rapper Ghemon; vecchie conoscenze come Nek e vincitori del Festival come i tenorini de Il Volo e Simone Cristicchi, raffinato e originale portavoce del teatro canzone impegnato.
Fra le novità annunciate, Rocco Papaleo come presenza al Dopofestival.



SOLIDARIETÀ E UNA CANZONE PER I BIMBI IN CARCERE IN GARA STASERA

Stasera altri 11 giovani in gara sul palco del Teatro del Casinò di Sanremo in diretta su Rai 1 alle 21.25. E spiccano alcune iniziative sociali come quella benefica che verrà lanciata dalla band Le Ore che canta “La mia felpa è con me” e invita i giovani a donare le proprie felpe o i propri abiti usati a chi ne ha bisogno, attraverso l’hastag #donalafelpa , iniziativa patrocinata dall'associazione Human People to People.
E fra i brani dei giovani di stasera si distingue “Nina è brava” della cantautrice La Zero (alias Manuela Zero) che racconta la vita dietro le sbarre di una bambina che vive con la mamma carcerata.

Essenziale e efficace il video, girato semplicemente con un cellulare dalla cantante sorrentina in una filastrocca alla Cristicchi interpretata con piglio attoriale dall’artista, diplomata in Pianoforte al San Carlo di Napoli, cresciuta col mito di Mariangela Melato e Gabriella Ferri, e attrice al cinema per Abel Ferrara, Stefano Sollima, Leonardo Pieraccioni e a teatro nei musical di Massimo Romeo Piparo. “Ho scritto un brano immedesimandomi in una bambina che vive in carcere, cercando di dare voce ai suoi pensieri – spiega ad Avvenire La Zero -. Li chiamano “bambini invisibili”, sono quelli che restano con le loro mamme in carcere fino ai 6 anni, e di cui non si parla mai. Si tratta però di una canzone poetica, in cui si rivendica il loro diritto alla meraviglia, ad avere una vita serena. Perché quello che perdono nei primi anni di vita, come potranno mai recuperarlo?”.

L’impegno de La Zero a favore dei minori, che sta preparando il suo album, arriva dopo aver tenuto alcuni concerti per le carcerate di Rebibbia, presto pubblicherà un progetto comune sul carcere col cantante Malavoglia, conosciuto durante le selezioni per Sanremo Giovani dove questi aveva portato un brano rap che dava voce a un detenuto.
L’impegno verso i ragazzi Manuela lo ha scoperto, però, negli ospedali. “Dopo un concerto di beneficenza per il reparto oncologia dell’Ospedale di San Giovanni Rotondo ho conosciuto da vicino la realtà dei piccoli malati ed è stata una scoperta sconvolgente. – racconta l’artista -. Credo davvero che questa rivelazione arrivi da Padre Pio. Da lì ho iniziato un progetto per sostenere i ragazzi guariti dal cancro che vivono là attraverso incontri di musica settimanali. Spero di poter continuare su questa strada”.

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