martedì 22 marzo 2022
L’infanzia prigioniera riesce a esser libera non rinunciando alla gioia di abbarbicarsi alla vita anche se fuori imperversa la morte
Fuori c'è la guerra, ma sotto la metro di Kiev i bambini giocano

In due forse non faranno nemmeno vent’anni. Una bionda con un golfino azzurro, l’altra bruna con una maglia rossa. Giocano, gridano, sorridono. La biondina scivola a pancia in giù lungo una rampa in cemento. La brunetta corre tenendosi al corrimano della discesa. Arrivano in fondo e subito risalgono per ricominciare daccapo. In cima alle scale si intravede una giovane mamma che ride sedendosi sui gradini.

Fuori c’è la guerra, lì, dentro la metropolitana, c’è l’infanzia prigioniera, che riesce ad esser libera non rinunciando alla gioia di abbarbicarsi alla vita anche se fuori imperversa la morte. Accade in questi giorni a Kiev, in una delle stazioni della metro diventate rifugi per intere famiglie che in questo modo sfuggono ai razzi e alle bombe. Il video è stato postato sul canale Telegram Ukraine Now.

Stando alle stime (non ufficiali), dall’inizio della guerra sarebbero morti 117 bambini e 155 sarebbero i feriti.




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