Putin vuole l'accordo, ma «non è legalmente possibile ora»

In vista del viaggio a Mosca di Witkoff lo zar ribadisce: «La questione chiave è il riconoscimento di Donbass e Crimea»
November 27, 2025
Il presidente russo Vladimir Putin parla con i giornalisti davanti a un microfono
Il presidente Usa Vladimir Putin/Ansa
«Una base per un futuro accordo». Così, in vista dell'imminente viaggio a Mosca dell'inviato Usa Steve Witkoff, Vladimir Putin ha definito la bozza di piano discusso tra Stati Uniti e Ucraina. L'apertura, però, è solo apparente. Poiché - si è affrettato ad aggiungere -  legalmente, al momento, un'intesa è impossibile dal momento che "per qualche ragione" Kiev non ha tenuto le elezioni. L'attuale leadership e il presidente Volodymyr Zelensky sono dunque «illegittimi»: «Firmare documenti con loro è inutile. Ne ho parlato molte volte. La linea dello zar non è dunque cambiata di molto e lascia pochi margini di trattativa. La questione chiave resta il «riconoscimento legale» di Crimea e Donbass come territori russi. «L'esercito di Kiev dovrà ritirarsi, così gli scontri finiranno. In caso contrario, i nostri militari continueranno ad avanzare», ha sottolineato lo zar secondo cui Washington ha tenuto in considerazione la posizione russa e da questa - cioè dal Donbass e dalla Crimea -  partiranno nei colloqui della settimana prossima. Mosca non avrà, comunque, un trattamento di favore. «Non ha senso accusare il signor Witkoff di essere eccessivamente amichevole con i suoi colleghi russi. E' ridicolo. Witkoff ci rispetta. Ma fa gli interessi dell'America». 

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