martedì 19 maggio 2015
​Donne vendute al mercato, violentate e usate come schiave: la lista delle atrocità compiute è lunghissima. Le ha documentate una missione Onu che ha fatto tappa in Siria, Iraq, Turchia, Libano e Giordania.
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​Donne vendute al mercato, violentate e usate come schiave del sesso: la lista delle atrocità compiute dallo Stato islamico è lunghissima: le ha documentate una missione Onu che ha fatto tappa in Siria, Iraq, Turchia, Libano e Giordania. Guidata dall'ex ministra sierraleonese Zainab Bangura, inviata Onu per i crimini sessuali nelle zone di conflitto, la missione ha accertato che il livello delle violenze contro le donne ha fatto un altro salto di qualità anche rispetto a quanto si è visto in Bosnia.Bangura ha incontrato ufficiali, profughi, sopravvissuti, raccogliendo testimonianze dirette di donne delle minoranze etniche e religiose yazide, cristiane e turkmene. L'inviata Onu ha raccontato tutto ciò che ha visto e sentito al sito Middle Est Eye. Le storie sono terribili. Una ragazza di 20 anni che era stata catturata dai jihadisti "è stata bruciata viva per essersi rifiutata" all'uomo che l'aveva resa sua schiava.

Atti sadici, "organizzati a coordinati" dall'Is per violentare, ridurre in schiavitù, costringere alla prostituzione o a matrimoni forzati le ragazze delle minoranze. "Quando attacca un villaggio - ha spiegato la diplomatica della Sierra Leone - l'Is divide le donne dagli uomini", sceglie le ragazze più giovani, le spoglia, verifica il loro aspetto fisico e quindi stabilisce un prezzo per ognuna di esse.Le più giovani vengono inviate a Raqqa, roccaforte siriana dell'Is, dove vengono vendute. Tra gli acquirenti "c'è una gerarchia - ha spiegato ancora Bangura - gli sheikh hanno la prima scelta, poi gli emiri, poi i combattenti". Le ragazze vengono vendute, stuprate per qualche mese, poi rivendute a un prezzo che va calando di volta in volta. "Mi è stato riferito - ha spiegato l'inviata Onu - di una ragazza venduta 22 volte". Gli uomini dell'Is possno avere una moglie, ma anche diverse schiave. In alcuni casi le mogli aiutano le schiave a fuggire. Nei giorni scorsi, un raid Usa ha ucciso il leader dell'Is Abu Sayyaf, e nella sua casa oltre alla moglie è stata trovata una schiava yazida.In alcuni casi la famiglia riesce a ricomprare la ragazza, ma deve mettere insieme l'equivalente di 5mila dollari, una cifra proibitiva. "Ho sentito di 3 ragazze che hanno cercato di suicidarsi ingerendo veleno per topi, ma sono state salvate e, di ritorno dall'ospedale, sono state picchiate".
Per Bangura, l'Is ha "istituzionalizzato la violenza sessuale", che è diventata "centrale nella sua ideologia" ed è usata come strumentodi "reclutamento, raccolta di fondi e affermazione della disciplina edell'ordine".
"Ho lavorato in Paesi come la Bosnia, il Congo, il Sud Sudan, laSomalia e la Repubblica Centrafricana - ha concluso la rappresentantedelle Nazioni Unite - e non ho mai visto niente del genere. Questainumanità è incomprensibile. Sono sconvolta, non riesco a capire".
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