giovedì 25 novembre 2010
COMMENTA E CONDIVIDI
Una fatwa delle autorità musulmane per "aiutare a chiarire che le violenze contro i cristiani sono illegittime e contrarie ai principi della religione islamica". A chiederla sono i vescovi caldei dell'Iraq, che due giorni fa si sono incontrati ad Erbil per discutere della situazione della comunità ecclesiale locale.L'incontro, secondo quanto riporta il sito Baghdadhope.org, si è svolto in assenza del patriarca della Chiesa caldea, il cardinale Emmanuel III Delly, rimasto a Baghdad a causa della delicata situazione nella capitale. Il risultato di questa riunione, la prima di una serie a cadenza mensile, come deciso dall'episcopato iracheno dopo il Sinodo per il Medio Oriente, è un messaggio che porta la firma di monsignor Louis Sako, arcivescovo caldeo di Kirkuk e coordinatore degli incontri.Secondo il messaggio, circa 60 famiglie cristiane sarebbero fuggite dalla capitale dopo la strage del 31 ottobre nella chiesa siro-cattolica di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso e le uccisioni mirate compiute a Mossul la scorsa settimana per rifugiarsi a Sulemaniya, altre 80 famiglie avrebbero trovato rifugio a Erbil, ed ad esse si aggiungono quelle che invece hanno raggiunto i villaggi cristiani nella piana di Ninive.LA PREGHIERA IN SAN PIETRO"Quanto altro dolore per le proprie convinzioni dovranno subire persone di ogni età e condizione, di ogni religione e cultura, degne invece del rispetto dovuto indistintamente ad ogni uomo e ad ogni donna?". Lo ha detto il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, durante l'omelia della messa celebrata oggi pomeriggio nella basilica di San Pietro, in suffragio delle vittime dell'attentato del 31 ottobre scorso alla cattedrale siro-cattolica di Nostra Signora del perpetuo soccorso a Baghdad. A causa del quale hanno perso la vita 58 iracheni e 75 sono rimasti feriti. "Ci chiediamo - ha aggiunto Sandri - perchè non si leva costantemente la voce di chi ha responsabilità, accanto a quella degli uomini di buona volontà, in difesa di una reale libertà di religionee di coscienza?".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: