giovedì 23 aprile 2009
L'italiano non sarebbe stato abbandonato dai suoi rapitori, ma consegnato ad un altro gruppo di ribelli di Abu Sayyaf nel sud delle Filippine. Lo ha dichiarato il capo della Polizia Jesus Verzosa, smentendo il precedente annuncio della avvenuta liberazione.
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Le forze di sicurezza filippine stanno compiendo ricerche a tappeto per rintracciare Eugenio Vagni, l'ingegnere italiano della Croce Rossa, ultimo ostaggio in mano ai ribelli islamici filippini, dopo aver ricevuto notizia della sua consegna a un altro gruppo di militanti islamici. Lo ha detto oggi il capo della polizia del Paese. Il Ministero degli Esteri italiano non ha voluto commentare né precisare la notizia.Dall'ufficio stampa della Farnesina si fa notare che l'unica parola che si può usare al momento è "cautela".Il governo di Manila ha offerto una ricompensa di 500.000 pesos (oltre 10.000 dollari) per informazioni su dove si possa trovare il 62enne, che secondo le autorità ha difficoltà a camminare a causa di un'ernia. "Abbiamo ora ricevuto notizie in base alle quali il signor Vagni è stato lasciato dai suoi rapitori a un altro gruppo, ma ora stanno in un'unica zona", ha dichiarato il capo della polizia nazionale delle Filippine, il generale Jesus Verzosa. "Non possono più spostare l'ostaggio a causa del peggiorare delle sue condizioni di salute".Il generale ha detto che Vagni al momento viene tenuto prigioniero vicino al confine con le città di Indaman e Talipao nell'isola meridionale di Jolo, una roccaforte dei ribelli, secondo quel che risulta da rapporti dei servizi segreti. In precedenza le autorità avevano comunicato che le forze di sicurezza si erano scontrate ieri con almeno 50 ribelli islamici vicino a Talipao, senza però che si fosse visto l'ostaggio.L'operatore italiano, assieme allo svizzero Andreas Notter e alla filippina Mary Jean Lacaba, tutti funzionari del Comitato internazionale della croce rossa, era stato rapito dai ribelli di Abu Sayyaf il 15 gennaio, mentre era in missione per visitare un carcere nell'isola di Jolo, una roccaforte dei ribelli.Lacaba è stata liberata all'inizio del mese dai ribelli e i giornali hanno detto che è stato pagato un riscatto. Sabato scorso Notter è stato trovato vicino alla cittadina di Indanan, a Jolo, ma non sono ancora chiare le condizioni della sua liberazione.
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