mercoledì 30 aprile 2014
Un errore nella somministrazione dell'anestetico. E il condannato è morto d'infarto nel tentativo di svincolarsi, tra enormi sofferenze. Rinviata una seconda esecuzione.
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È morto d'infarto dopo l'iniezione letale il condannato a morte in Oklahoma, dopo 40 minuti di agonia e sofferenza.La raccapricciante morte di Clayton Lockett, accusato di numerosi omicidi e stupri, ha subito sollevato numerose critiche contro il Dipartimento di Stato dell'Oklahoma ora accusato di torture e costretto a rinviare l'esecuzione prevista per oggi per un secondo detenuto.A Lockett era stato somministrato un nuovo mix di farmaci, composto da un sedativo, un anestetico e una dose letale di cloruro di potassio mai testati prima, che hanno provocato la morte del condannato per arresto cardiaco dopo atroci sofferenze. Tuttavia, il direttore del Dipartimento per l'amministrazione carceraria Robert Patton ha dichiarato che l'esecuzione era stata interrota dopo pochi minuti perché non era stata trovata la vena.
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