lunedì 25 agosto 2014
Mosca esclusa dal vertice Nato in Galles. Kiev dice di avere fermato dei tank russi e lancia la corsa al riarmo. Colpita una chiesa, tre morti. Prigionieri umiliati.
ANGELUS Il Papa: troppe sofferenze tra i civili
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Siamo tornati ai tempi della Guerra Fredda, o quasi. Mosca è stata esclusa dal summit della Nato in Galles. Anche se tutti i principali temi del vertice, che si terrà il 4-5 settembre, riguarderanno in un modo o nell'altro la Russia, i rappresentanti della Federazione, a differenza degli anni precedenti, non sono stati invitati all'evento, scrive il quotidiano russo "Kommersant". Le fonti del giornale presso la sede dell'Alleanza, hanno spiegato che l'invito di parte della delegazione russa al prossimo vertice, era considerato "impraticabile". Tuttavia, secondo la pubblicazione fonte negli ambienti diplomatici russi, "nelle attuali circostanze Mosca sull'invito non ci contava." Intanto sul campo sarebbero in atto scontri armati tra le guardie di frontiera ucraine e una colonna di blindati arrivati dalla Russia sono in corso nell'Ucraina sud-orientale, nei pressi dell'importante porto di Mariupol. Lo sostiene su Facebook l'ufficio stampa del comando ucraino della cosiddetta "operazione antiterrorismo". Secondo le forze armate di Kiev, ma la notizia non è confermata da altre fonti, la colonna avrebbe violato il confine nella zona di Sherbak-Novoazovsk, ma la sua avanzata sarebbe stata fermata dall'intervento delle guardie di frontiera ucraine. Prima il vice comandante del battaglione di volontari pro-Kiev "Azov" aveva parlato di una colonna di circa 30 carri armati, mentre l'esperto militare Dmitri Timchuk, anche lui pro-Kiev, aveva affermato che mezzi bellici erano stati fermati dai soldati ucraini, ma altri (dieci mezzi blindati, due carri armati e due camion) continuavano a penetrare in territorio ucraino. Chiesa ortodossa bombardata: tre morti Tre civili sono stati uccisi ed altri sono rimasti feriti durante un bombardamento che ha colpito una chiesa durante una messa nella regione di Donetsk, nel villaggio di Kirovske: lo rende noto la chiesa ortodossa ucraina subordinata al patriarcato di Mosca. Altri 2 civili sono morti in un ospedale centrale da un colpo di artiglieria. Un bombardamento di artiglieria ha ucciso almeno 5 civili nell'est dell'Ucraina. Tre di essi stavano partecipando a una funzione religiosa quando il soffitto, colpito dai proiettili, è caduto su di loro. La chiesa, a Kirovske, è andata completamente distrutta, ha riferito il sito internet della Chiesa ortodossa ucraina. "Un colpo di artiglieria - si legge sul sito- ha colpito anche un ospedale, e fatto due morti". La parata dei vinti per umiliare i prigionieri Come la "parata dei vinti" organizzata da Stalin il 17 luglio 1944 nel centro di Mosca, dove sfilarono 50 mila prigionieri di guerra tedeschi davanti ad una folla inferocita. I ribelli filorussi dell'est ucraino hanno riservato oggi la stessa umiliazione ad alcune decine di soldati ucraini catturati, costretti a marciare a testa bassa e con le mani legate dietro la schiena in piazza Lenin a Donetsk. Una aperta violazione della convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra. "Fascisti, fascisti","Pederasti", "uccidete bambini", grida la gente, scagliando rifiuti e bottigliette d'acqua. La grande parata militare a Kiev: orgoglio e patriottismo

Kiev spenderà 2,2 miliardi di euro per il riarmo A Kiev invece si è svolta una grande parata militare, rispolverata dal presidente Petro Poroshenko per rilanciare l'orgoglio patriottico e il morale delle truppe, impegnate nel conflitto nell'est del Paese, nel 23/mo anniversario dell'indipendenza dall'Urss. Uno sfoggio di muscoli accompagnato dall'annuncio che Kiev spenderà nei prossimi due anni oltre 2,2 miliardi di euro per il riarmo. "Una costante minaccia militare incomberà sull'Ucraina" nel prossimo futuro, ha spiegato il leader ucraino. "Gli eventi degli ultimi mesi si sono trasformati per noi in una guerra vera, anche se non dichiarata", una guerra "arrivata da dove non ce la aspettavamo", ha arringato la folla e i soldati, alludendo alla Russia, accusata da Kiev di armare e finanziare la ribellione nell'est. "Ma negli ultimi sei mesi è nato un nuovo esercito ucraino in un pesante ed estenuante combattimento", ha aggiunto prima di volare ad Odessa per una parata navale. Non mancano però le polemiche, anche nel governo, per una parata resuscitata in un momento di gravi difficoltà finanziarie per il Paese, peraltro cinque anni dopo la sua abolizione da parte di Ianukovich. La bandiera ucraina su un ponte di Mosca Sono stati fermati cinque attivisti che ieri, in occasione della festa dell'Indipendenza ucraina, hanno tentato di issare la bandiera gialla e blu della repubblica ex sovietica sul ponte Bolshoi Kamenni, a Mosca, a due passi dal Cremlino. La polizia è arrivata sul posto e ha fermato i cinque con l'accusa di aver organizzato una manifestazione non autorizzata. Lo riporta radio Eco di Mosca.

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