mercoledì 1 aprile 2009
Un giornalista di un piccolo giornale d'opposizione della regione di Mosca, che era stato picchiato nel weekend, è morto. Poche ore dopo un noto attivista russo a difesa dei diritti umani è stato aggredito brutalmente a Mosca.
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Un giornalista di un piccolo giornale d'opposizione della regione di Mosca, che era stato picchiato nel weekend, è morto. Poche ore dopo un noto attivista russo a difesa dei diritti umani è stato aggredito brutalmente a Mosca. Sergei Protazanov, che lavorava per un quotidiano nella città di Khimki alla periferia di Mosca, era stato aggredito nel week-end, portato in ospedale e poi rispedito a casa con una diagnosi rassicurante; ma una volta a casa il cronista, che ultimamente lavorava a un dossier sulle irregoplarità avvenute nelle elezioni, è morto. La polizia ha tuttavia negato che il decesso sia frutto del percosse subito: secondo un portavoce locale, la causa è stato un avvelenamento con una sostanza ignota.Nella notte, invece, è stato aggredito brutalmente a Mosca Lev Ponomariov, noto attivista a favore dei diritti umani. L'uomo, 67enne, è stato aggredito da sconosciuti dinanzi al portone di casa con un bastone. Ponomariov è stato trasportato in ospedale, dove ha ricevuto i primi soccorsi, e poi rimandato a casa. "Sta male ma la situazione non è critica", ha rassicurato la moglie. vera Shabolnhikova, secondo cui al marito non è stato rubato nulla.
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