venerdì 19 febbraio 2016
​Ieri altri sei morti in un attentato dopo quello di mercoledì costato la vita a 28 persone. Le autorità attribuiscono le stragi al partito dei curdi: nove arresti e bombardamenti contro le basi dei ribelli.
Autobomba nel cuore di Ankara: 28 morti
Turchia, tre militari morti in scontri con Pkk
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Ancora militari morti in Turchia in scontri con il Pkk. Due soldati e un poliziotto sono rimasti uccisi la scorsa notte durante un'operazione a Sur, centro storico della capitale curda Diyarbakir nel sud-est. Lo rende noto un comunicato dell'esercito turco. Dopo l'autobomba ad Ankara in cui mercoledì sono morte 28 persone, tra cui 27 militari, ieri una mina era esplosa al passaggio di un convoglio di soldati lungo la strada tra Diyarbakir e Bingol, uccidendone altri 6.​ L'aviazione turca ha condotto una serie di raid contro le basi dei ribelli del Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan in Iraq. Lo ha reso noto l'esercito. Secondo il comando militare, I bombardamenti hanno preso di mira 60/70 combattenti del Pkk, tra cui anche ufficiali, nella zona di Haftanin, vicino al confine con la Siria, una delle più importanti basi dei ribelli curdi sulle montagne del nord dell'Iraq. Ci sono stati 9 arresti dopo l'attentato di Ankara, costato la vita a 28 persone ha detto il premier Davutoglu che ha confermato anche è stato identificato l'autore, Salih Necar, un cittadino siriano di ordigine curda, che ha aguito insieme alle milizie armate operanti oltre-confine.
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