lunedì 3 maggio 2010
Le "camicie rosse" non hanno mostrato oggi alcuna intenzione di lasciare il principale distretto di shopping nel centro di Bangkok, dove si sono barricate, malgrado i nuovi avvertimenti nel corso di una protesta che è costata già 27 morti.
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Le "camicie rosse" non hanno mostrato oggi alcuna intenzione di lasciare il principale distretto di shopping nel centro di Bangkok, malgrado i nuovi avvertimenti nel corso di una protesta che fra scontri e vittime è costata già 27 morti. Il primo ministro Abhisit Vejjajiva ha avvertito ieri, domenica, i dimostranti del rischio di "scontri e perdite", se non metteranno fine alla protesta che ha comportato la chiusura di un quartiere commerciale della capitale in cui si sono barricati.Ma parlando oggi in Parlamento il premier ha detto che il governo spera di evitare violenze e risolvere con colloqui l'impasse. «Io e il governo siamo determinati a cercare la riconciliazione e non cederemo», ha detto. Il movimento di opposizione chiede le dimissioni del premier ed elezioni anticipate.Abhisit è sotto forte pressione per metter fine a una situazione di stallo che dura da due mesi e che ha colpito il turismo e paralizzato la capitale, con la chiusura dei principali negozi e le preoccupazione da parte dei mercati finanziari, oggi chiusi per una festività, per una situazione di agitazione che secondo il ministro delle Finanze se continuasse per tutto l'anno potrebbe costare una perdita del 2% della crescita economica.
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