giovedì 30 aprile 2009
Il mercantile italiano della compagnia «Messina» di Genova che è riuscito a sottrarsi a un arrembaggio di pirati ieri è stato nuovamente attaccato. Due gli assalti, a colpi d'arma da fuoco, nuovamente sventati grazie alle manovre evasive del comandante.
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Sono stati due, oggi, i falliti attacchi di pirati alla portacontaniner Jolly Smeraldo, già presa di mira ieri dai pirati: il primo, secondo quanto si apprende al Comando generale della Capitanerie di Porto, alle 5.32 (ora italiana) e il secondo circa due ore dopo. Nel primo caso i pirati sono intervenuti a bordo di un barchino, nel secondo le imbarcazioni erano due. In tutti e due gli episodi sono stati sparati colpi di arma da fuoco, che non hanno provocato feriti, nè danni rilevanti alla nave. Secondo quanto hanno potuto ricostruire al comando generale delle Capitanerie di porto in base alle comunicazioni provenienti dalla nave, il primo nuovo attacco di oggi - di cui hanno avuto comunicazione alle 5.52 italiane - è avvenuto quando la Jolly Smeraldo era a circa 270 miglia dalle coste somale: rispetto alla posizione in cui aveva subito l'attacco di ieri aveva percorso circa 200 miglia, in direzione Arabia Saudita, la meta originaria del viaggio. La portacontainer è stata avvicinata da un barchino con alcuni uomini a bordo che hanno cominciato a fare fuoco con armi di diverso tipo: con una serie di manovre evasive la Jolly Smeraldo è riuscita ad evitare l'abbordaggio.Il cargo prosegue la navigazione, ma alla 7.30 giunge in Italia la segnalazione di un altro attacco: questa volta i barchini sono due e da entrambi sparano all'impazzata. La perizia del comandante e la freddezza dell'equipaggio ha consentito ancora una volta di sottrarre la nave all'abbordaggio. Alle 8.10 la comunicazione che arriva alla centrale operativa della Guardia costiera è che i barchini si limitano a seguire da lontano la Jolly container, mentre le ultime notizie - che risalgono alle 9.45 - dicono che i pirati non si vedono più, neanche sul radar. La nave sta ora proseguendo la sua navigazione verso l'Arabia saudita.
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