sabato 15 ottobre 2011
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Il presidente siriano, Bashar al Assad, continua a promettere riforme in tempi brevi annunciando una nuova Costituzione entro quattro mesi, ma la violenta repressione delle proteste popolari non si ferma, e nonrisparmia i bambini. Due persone, secondo quanto riferito da testimoni, sono state uccise oggi in un sobborgo di Damasco durante i funerali di Ibrahim Shbayan, un bambino di dieci anni morto negli scontri di ieri, secondo quanto reso noto da un gruppo di attivisti, che ha diffuso su Youtube le immagini del suo corpo senza vita.

Nel video, di cui, come nel caso di altre immagini scioccanti circolate in passato, non è possibile appurare la veridicità, si vede un bambino steso su un tavolo e il padre che lo accarezza mentre maledice Assad e i dirigenti di Russia e Cina, contrari all'adozione di sanzioni contro il regime di Damasco al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. "Questo significa il veto di Russia e Cina, questo è quello che vogliono, guardate dove è finito il proiettile", dice tra le lacrime l'uomo, alzando una garza dal petto del piccolo e facendo vedere un foro insanguinato all'altezza del cuore, su un corpo che per il resto appare perfettamente intatto. "Dio si vendichi su di te, Bashar, e su tutti voi", afferma ancora l'uomo, mentre si sentono altre voci dire "Shahid, Shahid", cioè "martire".   Gli incidenti di oggi, hanno detto testimoni citati dall'agenzia Reuters, sono avvenuti nel quartiere di Maidan a Damasco, mentre migliaia di persone partecipavano alla processione funebre per il bambino, il cui corpo era avvolto in un lenzuolo bianco. Gli animi si sono presto infiammati, dalla folla hanno cominciato ad alzarsi gli slogan 'Il popolo vuole l'esecuzione del presidentè e 'Saremo liberi nonostante Bashar'. Ad un certo punto alcuni giovani hanno cominciato a lanciare pietre contro gli agenti delle forze di sicurezza, che avrebbero risposto a colpi d'arma da fuoco.  Ieri, secondo fonti degli attivisti, erano stati tre i bambini uccisi nella repressione delle manifestazioni del venerdì, il 33/o consecutivo di protesta, durante le quali hanno perso la vita in tutto 12 persone. Secondo l'Alto commissariato Onu per i diritti umani, sono 187 i minorenni uccisi nei sette mesi di sollevazione, su un totale di oltre 3.000 morti.    Dal canto loro, le autorità di Damasco finora hanno parlato di 1.110 uccisi tra agenti e militari e circa 700 civili morti. E anche oggi l'agenzia ufficiale Sana ha dato notizia dei funerali, svoltisi a Tishrin e Homs, di 11 militari e agenti delle forze di sicurezza. La stessa Sana ha reso noto che il presidente Assad ha emesso un decreto per la formazione di un comitato incaricato di elaborare un progetto di nuova Costituzione entro quattro mesi. All'inizio delle proteste, il 15 marzo, la stesura di una nuova Costituzione era una delle principali rivendicazioni dell'opposizione, contraria in particolare al ruolo guida nella vita politica del Paese riservato al partito Baath. Ma gli oppositori hanno poi innalzato il loro obiettivo, chiedendo l'uscita di scena dello stesso Assad.

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