giovedì 10 aprile 2014
A Kessab miliziani che parlavano turco hanno trasferito oltreconfine i pochi anziani rimasti. La zona è nelle mani dei ribelli jihadisti. Fides denuncia «condizioni proibitive». La protesta degli armeni Usa.
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Alcuni anziani cristiani armeni della cittadina siriana di Kessab, sul confine con la Turchia, di cui hanno preso il controllo nelle ultime settimane gruppi di ribelli jihadisti, sono stati trasferiti dai miliziani in territorio turco senza essere stati informati della loro destinazione, riferiscono fonti citate dall'agenzia Fides.La maggior parte degli abitanti armeni di Kessab sono fuggiti verso Lattakia, nella Striscia alevita sul Mediterraneo, all'arrivo dei combattenti jihadisti, in particolare del Fronte al-Nusra aderente ad al-Qaida.Secondo le testimonianze di alcune anziane armene accolte nel villaggio turco di Vakif, vicino al confine, riportate da media armeni, gli armati che hanno attaccato Kessab parlavano in turco. Hanno scelto di trasferire i pochi anziani rimasti nella cittadina dalla parte turca del confine.Secondo Fides il trasferimento forzoso in Turchia è avvenuto in "condizioni proibitive" per gli anziani, che erano stati tenuti all'oscuro della reale destinazione. La diaspora armena, in particolare negli Usa, ha accusato la Turchia di avere aiutato i gruppi armati jihadisti ad attaccare Kessab, strappandone il controllo alle forze governative. La comunità armana americana ha chiesto l'intervento del presidente Barak Obama. Il governo siriano ha affermato che i miliziani ribelli erano arrivati a Kessab provenienti dal territorio turco.
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