lunedì 16 giugno 2025
Ancora spari sulla folla mentre vengono distribuiti aiuti alimentari. Per le forze israeliane erano solo segni di avvertimento, per la Protezione civile palestinese la gente voleva procurarsi il cibo
Un ragazzo palestinese in lacrime dopo le ultime tragedie nella Striscia

Un ragazzo palestinese in lacrime dopo le ultime tragedie nella Striscia - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Nel silenzio dei media internazionali, oscurato dal nuovo conflitto scoppiato fra Israele e Iran, prosegue nella Striscia di Gaza l’eccidio quotidiano. Sarebbero almeno 38 i palestinesi uccisi e oltre 200 i feriti ieri nel sud, vicino ai centri di distribuzione degli aiuti alimentari della Gaza Humanitarian Foundation, il controverso ente israelo-americano che ha il monopolio dell’assistenza alimentare. A fornire il bilancio delle vittime, il più grave degli ultimi giorni, è il ministero della Sanità controllato da Hamas.
Secondo la ricostruzione del quotidiano israeliano Haaretz, i soldati avrebbero aperto il fuoco attorno alle 4 del mattino nel tentativo di disperdere una folla radunatasi vicino alla rotatoria di al-Alam a Rafah, già teatro di episodi simili. La Protezione civile di Gaza ha detto che le persone colpite «erano in attesa di raggiungere il centro di assistenza americano di Rafah per procurarsi del cibo». Le forze armate israeliane hanno avviato un’indagine sull’accaduto. In casi precedenti avevano ammesso «spari di avvertimento» contro sospetti che si avvicinavano. Domenica 11 persone sarebbero rimaste uccise in circostanze simili. Nelle ultime 24 ore, almeno 68 morti e 182 feriti sarebbero stati trasportati negli ospedali della Striscia. Dall’inizio della guerra, le vittime sarebbero salite a 55.432, con almeno 128.923 feriti.
Nell’enclave restano ancora decine di migliaia di soldati israeliani (quattro divisioni), anche se parte delle truppe sono state ritirate per rafforzare i confini con Egitto e Giordania, a causa della guerra fra Israele e l’Iran. L’80% del territorio di Gaza è zona militare o sotto ordine di evacuazione.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: