lunedì 5 dicembre 2022
In Svezia ucciso un blogger ceceno oppositore di Kadyrov. Zelensky "persona dell'anno" per il Financial Times
Un drone utilizzato dall'esercito ucraino

Un drone utilizzato dall'esercito ucraino - Reuters

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L'allarme aereo è suonato stamani in quasi tutte le regioni dell'Ucraina, contro un attacco missilistico diffuso. Le autorità hanno invitato la popolazione a rimanere nei rifugi e nei luoghi sicuri, mentre è in azione la difesa aerea. Diverse città sono senza acqua e senza corrente elettrica. Un razzo è caduto sul territorio moldavo a ridosso del confine con l'Ucraina, secondo quanto ha riferito il ministero dell'Interno citato dall'agenzia russa Ria Novosti. Le guardie di frontiera moldave hanno trovato il razzo vicino a Briceni, nel nord del Paese.

Un raid ha colpito edifici residenziali a Novosofiivka, uccidendo due persone e ferendone altre due, riferisce il governatore della regione di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, citato da Kyiv Independent. Attacchi anche nella regione di Kharkiv, a Poltava e nel Dnipropetrovsk.

Secondo il portavoce delle forze aeree di Kiev, Yurii Ihnat, la pioggia di missili mira a "travolgere la difesa aerea ucraina in preparazione di ulteriori attacchi su infrastrutture critiche nella giornata". Esplosioni sono state udite anche nell'ovest e nel sud del Paese, secondo media locali, in particolare nelle oblast di Leopoli/Lviv, Ternopil, Khmelnytskyi e Kryvyy Rih.

Secondo il capo dell'amministrazione militare di Kryvyy Rih, "una parte della città è senza elettricità, diverse caldaie e stazioni di pompaggio idrico sono scollegate. Gli operatori di Odessa, nel sud, e a Sumy, nel nordest, hanno riferito di interruzioni nell'approvvigionamento idrico e di elettricità. La corrente è stata interrotta anche a Mykolaiv, nel sud, secondo il sindaco Oleksandr Sienkevitch.

Esplosioni in due aeroporti militari russi. «Un drone ucraino»

In Russia si registrano due esplosioni in altrettanti aeroporti militari. L'agenzia russa Tass riferisce di un'esplosione, che ha provocato 3 morti e 5 feriti di cui due gravi, all'aeroporto militare di Ryazan, 200 chilometri a sud-est di Mosca. In un parcheggio per aerei sarebbe saltata in aria una cisterna di carburante. Stando all'Ukrainska Pravda, un altro aeroporto militare russo sarebbe stato attaccato con un drone: si tratta della pista della base aerea russa di Engels-1, nella regione di Saratov, dove sarebbero stati danneggiati due bombardieri Tu-95. Almeno due militari sarebbero ricoverati in ospedale.

Putin in Crimea sul ponte dell'attentato

Il presidente russo Vladimir Putin ha visitato oggi il ponte che collega la Crimea con il territorio della Federazione Russa, colpito da un attentato nell'ottobre scorso. Il presidente ha attraversato il ponte, che è stato riparato, e ha parlato con alcuni degli operai che vi stanno lavorando, riferisce l'agenzia Tass.

Putin ha guidato personalmente l'auto con la quale ha attraversato il ponte, accompagnato dal vice primo ministro Marat Khusnullin, che gli ha fatto un rapporto sui lavori di riparazione. In un video trasmesso dalla televisione Rossiya-24, si sente il presidente dire: "Stiamo percorrendo il ponte sul lato destro. Il lato sinistro, come ho capito, è a posto, ma ha bisogno di essere completato. Ha sofferto più o meno gli stessi danni, è necessario portarlo in condizioni ottimali".

L'attentato risale all'8 ottobre scorso, quando un camion bomba esplose uccidendo quattro persone e facendo crollare due arcate della parte del ponte riservato al traffico degli autoveicoli. Secondo i servizi di sicurezza interni russi, Fsb, l'attacco è stato ideato dai servizi d'intelligence militari ucraini, guidati da Kirill Budanov.

Ucciso in Svezia blogger dell'opposizione cecena

Intanto dalla Svezia arriva la notizia dell'uccisione di un blogger ceceno, strenuo oppositore del leader Ramzan Kadyrov, vicinissimo a Putin e con posizioni tra le più dure contro l'Ucraina. Tumso Abdurakhmanov sarebbe stato ucciso a colpi di pistola "da un gruppo di persone", secondo il movimento di opposizione ceceno 1Adat, citato dal Moscow Times. La notizia è riportata anche da Radio Svoboda, il canale in russo di Radio Liberty.

Abdurakhmanov, 36 anni, era sopravvissuto a un attacco contro di lui compiuto a martellate nel 2020 sempre in Svezia. Per quell'episodio la giustizia svedese ha condannato a 10 anni di reclusione un uomo e a 8 anni una donna. Secondo i media di Stoccolma, il blogger vive in Svezia dal 2019, dopo che la Polonia gli aveva negato l'asilo. Abdurakhmanov, il cui canale Youtube ha mezzo milione di iscritti, aveva lasciato la Cecenia fin dal 2015.

Zelensky "persona dell'anno" per il Financial Times

E' il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la ''persona dell'anno'' secondo il Financial Times. ''Incarna la resilienza e il coraggio del suo popolo contro l'aggressione russa'' ed è diventato ''un alfiere della democrazia liberale nel più grande confronto globale contro l'autoritarismo del ventunesimo secolo'', scrive il Financial Times, dicendo che si è conquistato ''un posto nella storia per la sua straordinaria dimostrazione di leadership e forza d'animo''.

Il giornale lo paragona a Winston Churchill. Proprio come il grande statista ha usato la radio per radunare il suo Paese, si legge, Zelensky ha utilizzato i social media per condurre una campagna incessante finalizzata a ottenere il sostegno militare e finanziario dell'Occidente. Il risultato è che ha trasformato la difficile situazione del suo popolo aggredito dalle forze armate russe in ''una leva morale sui leader in Europa e negli Stati Uniti. Ha convinto gli europei a sostenere gli enormi costi per opporsi a Putin e offrire a Kiev un percorso verso l'adesione all'Ue''.

Il Financial Times sottolinea inoltre come Zelensky si definisca ''un uomo qualunque'', che non vede l'ora di andare a pescare con suo figlio al fiume Dnipro. E' ''un leader che si dipinge come un uomo qualunque con gusti umili'' a tutti gli ucraini ''e un profondo senso di umanità, qualità che gli hanno fatto guadagnare l'ammirazione degli ucraini e dei loro sostenitori all'estero''. E afferma che è ''l'antitesi del presidente russo Vladimir Putin, nascosto al Cremlino, la cui ossessione per la ricostruzione di un impero è costata decine, forse centinaia, di migliaia di vite''.

Nell'intervista al Financial Times, Zelensky sostiene che nonostante gli Stati partner lo avessero avvertito dell'imminenza dell'invasione russa, nessuno di loro fornì dati di intelligence specifici: "Nessuno ci ha mostrato documenti precisi su come a da dove questi attacchi sarebbero arrivati". Zelensky ricorda anche di aver ripetutamente tentato di chiamare Putin prima dell'invasione del 24 febbraio, per dirgli che la guerra sarebbe stata un "grande errore, una grande tragedia", ma il leader russo non rispose alle sue chiamate. "Stiamo combattendo contro i pazzi", afferma il presidente ucraino a proposito della leadership russa.

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