mercoledì 15 marzo 2023
Intercettato da caccia britannici e tedeschi. Nei cieli del Mar Nero ieri il jet ha urtato l’elica del Reaper che è stato fatto precipitare. Ma i russi negano
Due SU-27 russi durante un'esercitazione

Due SU-27 russi durante un'esercitazione - Ansa

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Era fuori dallo spazio aereo dell'Estonia, seppure nelle vicinanze dei confini, l'aero militare russo da rifornimento Il-78 Midas intercettato stamani congiuntamente da due caccia Nato, uno della Raf britannica e da uno dell'aviazione tedesca, nella "prima operazione condotta insieme dai 2 Paesi". Lo precisa la Bbc citando fonti del ministero della Difesa di Londra, secondo cui il blitz è avvenuto "vicino" ai cieli estoni e non "sopra" l'Estonia come aveva scritto la Bbc in un primo momento.

La motivazione addotta per l'intercettamento è che l'equipaggio dell'Il-78 avrebbe "ignorato di comunicare con il controllo aereo" di Tallinn. L'aereo russo, un quadrimotore da trasporto e rifornimento in volo Ilyushin Il-78 Midas, volava fra l'enclave russa di Kaliningrad e San Pietroburgo.

Prima "battaglia" nei cieli del Mar Nero

Ieri sono stati i media occidentali a denunciare per primi un «incidente» che ha coinvolto un drone Reaper di fabbricazione americana. Poco dopo il Pentagono fa sapere che è stato un jet da combattimento russo a colpirne l'elica. Il drone MQ-9 è stato intercettato «nello spazio aereo internazionale» da un jet russo, ha spiegato il generale James Hecker, comandante delle forze armate Usa in Europa. Il SU-27, precisava il Pentagono, ha colpito l’elica del drone, «costringendo» gli Usa a farlo cadere nel Mar Nero.

Un «atto pericoloso» – di cui è stato subito informato il presidente Biden – e non paragonabile ad altre intercettazioni perché «pericolosa e poco professionale» sottolinea il Pentagono. Gli aerei Usa «continueranno a operare nello spazio aereo internazionale» precisa la Casa Bianca che poi ha convocato l’ambasciatore russo a Washington. Il caccia russa non ha usato armi e non ha toccato il drone che era in volo «in direzione del confine di Stato della Federazione russa», ha replicato Mosca.

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Sempre ieri la Difesa russa aveva annunciato di aver intercettato ben 23 razzi Himars, Smerch e Uragan e abbattuto 17 droni ucraini nelle regioni di Kherson, Zaporizhzhia e Donetsk. E i mercenari russi avevano postato immagini scattate all'interno dell'impianto industriale Azom. Foto come un trofeo: proprio all'Azom, alla fine di dicembre, il presidente ucraino Zelensky aveva decorato gli eroi della resistenza contro i russi. Si continua a combattere pure nella vicina Kramatorsk dove un missile russo ha colpito sei palazzi: un civile è morto, altri tre sono rimasti feriti. A Melitopol, città ucraina occupata dai russi nella regione di Zaporizhzhia, un’auto è esplosa nel cortile di un edificio causando altre due vittime e due feriti.

Sono sempre più numerosi gli analisti che segnalano la carenza di rifornimenti militari su entrambi i fronti. Si aspetta la primavera e le armi dei Paesi occidentali a Kiev. Tra 4 settimane la Polonia potrebbe fornire gli aerei Mig, e presto – completato l’addestramento degli ucraini – i carri Leopard 2 tedeschi saranno schierati. La pace, fa sapere il Cremlino, «per ora è impossibile». La Russia, ha affermato Vladimir Putin «sta combattendo» per la sua «sopravvivenza» e gli attuali problemi «sono iniziati dopo il crollo dell’Urss».

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