lunedì 21 settembre 2009
Padre Ruggero Ruvoletto, 52 anni, veneziano, è stato ccciso in parrocchia a Manaus a colpi di pistola. Il vescovo Mario Pasqualotto: «L’abbiamo trovato ancora in ginocchio, come lo hanno ammazzato». Tre i fermati.
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Due colpi di arma da fuoco, uno in volto e l’altro alla testa, esplosi da un rapinatore verso le 7 del mattino di ieri. Così è morto padre Ruggero Ruvoletto, 52 anni, sacerdote “fidei donum” della diocesi di Padova in missione in Brasile e da due anni responsabile della parrocchia di Santa Etelvina, alla periferia di Manaus, la capitale dello Stato dell’Amazzonia. Secondo le prime ricostruzioni, padre Ruggero sarebbe stato sorpreso nel sonno da due malviventi, all’interno della casa parrocchiale di Santa Etelvina. Gli assalitori lo hanno fatto inginocchiare e poi lo hanno ucciso con due pallottole. «Lo abbiamo trovato senza vita, ancora inginocchiato – racconta commosso ad Avvenire, monsignor Mario Pasqualotto, vescovo ausiliare di Manaus, anch’egli italiano – era nella stessa posizione in cui è morto, con la testa sul cuscino. Sappiamo che i banditi hanno portato via i soldi della comunità e gli oggetti personali di don Ruggero. Si è trattato sicuramente di una rapina, fatta da delinquenti comuni: qui a Manaus il numero di tossicodipendenti è in continua ascesa e da qualche tempo, per raccattare soldi, i malviventi hanno cominciato a prendere di mira chiese, conventi, istituti religiosi». I due rapinatori, secondo le prime testimonianze, sarebbero stati visti la mattina precedente mentre dipingevano il muro vicino alla parrocchia. E sarebbero fuggiti, dopo l’omicidio, proprio scavalcando quel muro di cinta. Si tratta di dettagli importanti, che hanno permesso alla polizia, già dopo poche ore, di fermare tre persone sospette, tutte con precedenti penali.La Chiesa di Manaus sta passando un momento di paura, dovuto all’escalation della violenza nella regione. Monsignor Pasqualotto racconta che un mese e mezzo fa un vescovo dello Stato dell’Amazzonia è stato sequestrato per un’ora e mezzo e che nelle ultime settimane un commando di sei persone ha invaso un istituto religioso facendo addirittura 25 ostaggi. «Non nascondo che tra noi sacerdoti e missionari – dice ancora il vescovo ausiliare di Manaus – in questo periodo c’è grande preoccupazione. La polizia è inefficiente, tanto è vero che oggi i fedeli, subito accorsi in parrocchia per vedere il corpo di padre Ruggero, hanno fischiato le autorità, perché non riescono a garantire nessuna protezione. Non lo fanno con noi sacerdoti, non lo fanno neppure con la gente comune».Due anni fa don Ruggero Ruvoletto, originario di Galta di Vigovono, in provincia di Venezia, era giunto in Brasile da Padova, dove era direttore del Centro missionario diocesano. «Quando mi chiese di partire lui stesso – ha dichiarato il vescovo di Padova Antonio Mattiazzo – pensavo fosse uno scherzo invece era serissimo». «Ora – ha aggiunto il vescovo di Padova – oltre a raccomandarlo al Signore, raccogliamo il suo impegno e il testimone per proseguire il suo lavoro svolto con molta generosità». Assieme a un altro sacerdote brasiliano di recente nomina si occupava della parrocchia di Santa Etelvina, situata in un povero quartiere nella periferia di Manaus. Era parroco e collaborava anche con una comunità per il recupero dei tossicodipendenti. «Un sacerdote buono davvero – conclude monsignor Pasqualotto – di cui la Chiesa di Manaus e i fedeli sentiranno una incolmabile mancanza».Subito dopo che si è sparsa la notizia dell’omicidio centinaia di persone si sono riunite nella parrocchia per partecipare al lutto. Dopo l’autopsia, il corpo di padre Ruggero rimarrà esposto per la veglia funebre nel vicino palazzetto dello sport. Oggi alle 11 sarà, poi, celebrato il rito funebre per il sacerdote, successivamente la salma sarà trasferita in Italia per la sepoltura.
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