giovedì 16 dicembre 2010
Dopo il Nobel al cinese Liu Xiaobo, anche la cerimonia europea si è svolta senza il vincitore. In un messaggio il dissidente ha espresso la sua «più grande speranza: non ascoltate il canto delle sirene di un regime crudele». Il presidente dell’Europarlamento, il polacco Jerzy Buzek, ha lodato la «sua lotta per la libertà d’opinione a Cuba, a rischio della propria vita».
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Parlamento europeo a Strasburgo ha consegnato, purtroppo, solo simbolicamente, il Premio Sakharov per la libertà di pensiero all’oppositore cubano Guillermo Fariñas. In mezzo all’emiciclo era stata posta una sedia vuota: un gesto simbolico, come quello avvenuto a Oslo per il Nobel a Liu Xiaobo, per denunciare il rifiuto dell’Avana a concedere il visto per Strasburgo al giornalista. La cerimonia della premiazione è incominciata a mezzogiorno di ieri con un discorso del presidente dell’Europarlamento, il polacco Jerzy Buzek, a suo tempo oppositore del regime comunista in Polonia nelle file del sindacato “Solidarnosc”.Buzek ha depositato il premio sulla sedia vuota sulla quale era dispiegata una bandiera cubana, inevitabile l’accostamento al gesto fatto la scorsa settimana dal presidente del Comitato Nobel per il dissidente cinese Liu che si trova il prigione. Il premio è stato assegnato a Fariñas «perché egli lotta per la libertà d’opinione a Cuba, mettendo a rischio la propria vita», ha detto Buzek. In un messaggio registrato in precedenza, Fariñas ha fatto appello all’Unione Europea e all’Europarlamento affinché rimangano saldi di fronte al regime castrista e mantengano la «posizione comune» che dal 1996 lega il dialogo politico dell’Ue con Cuba al rispetto dei diritti dell’uomo. «La mia più grande speranza è che voi non ascoltiate il canto delle sirene di un regime crudele di “comunismo selvaggio”», ha detto il dissidente nel suo messaggio, aggiungendo: «L’unica aspirazione del regime castrista, dopo aver simulato dei cambiamenti economici immaginari, è che l’Unione Europea e il suo Parlamento aboliscano la posizione comune affinché esso possa beneficiare di crediti e investimenti». In ottobre i ministri degli Esteri dell’Ue hanno incaricato il capo della diplomazia dell’Unione, Catherine Ashton, di studiare i mezzi per migliorare le relazioni con Cuba, senza però rinunciare alla “posizione comune”. E ieri Ashton ha espresso le sue congratulazioni a Fariñas e ha «deplorato» che egli non abbia potuto venire a ritirare di persona il premio. Ha anche fatto appello alla liberazione «senza condizioni» di tutti i prigionieri politici a Cuba.Il Premio Sakharov, creato nel 1988 e intitolato al fisico sovietico Andrej Sakharov, antesignano della lotta pacifica per la democratizzazione dell’Urss, è dotato di 50.000 euro e viene assegnato a persone e organizzazioni che cercano di difendere i diritti dell’uomo, la democrazia e il primato del diritto. Fariñas ne era stato insignito nell’ottobre scorso, dopo aver sostenuto uno sciopero della fame durato 135 giorni per esigere la liberazione dei prigionieri politici a Cuba. Egli aveva sospeso lo sciopero l’8 luglio dopo l’annuncio che il presidente cubano Raúl Castro avrebbe liberato 52 prigionieri politici in seguito a una mediazione della Chiesa cattolica. È la terza volta in meno di dieci anni che il Premio Sakharov ha onorato un individuo o un gruppo impegnato nella lotta anticastrista: l’oppositore Oswaldo Paya Sardinas nel 2002 e le “Damas de Blanco”, un movimento che riunisce mogli e parenti dei dissidenti incarcerati, nel 2005..
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