mercoledì 26 luglio 2017
Avviata una nuova procedura di infrazione. La Commissione Europea ha dato un mese a Varsavia per correggere la riforma. Non basta il veto del presidente Duda. Il Paese rischia l'esclusione dal voto
Ultimo avvertimento Ue alla Polonia sulla Giustizia: pronte le sanzioni
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La Commissione Europea ha dato un mese alla Polonia per correggere la riforma del sistema giudiziario sulla base di una nuova raccomandazione sullo Stato di diritto e ha mantenuto la minaccia di attivare le sanzioni previste dall'articolo 7 del Trattato Ue se i problemi non saranno risolti. "La Commissione raccomanda alla Polonia di risolvere i problemi individuati entro un mese", ha detto il vice presidente Frans Timmermans, che ha ritenuto che il veto del presidente polacco Andrzej Duda su due leggi non risolva tutti i problemi rilevati da Bruxelles. La raccomandazione "non impedisce di attivare l'articolo se necessario", ha aggiunto Timmermans.

L'attivazione di questo articolo del Trattato di Lisbona, che la Commissione ha messo sul tavolo oggi per la prima volta, potrebbe significare la sospensione del diritto di voto della Polonia alle riunioni del Consiglio dell'Unione europea. Una soluzione a cui non si è mai arrivati in passato. L'approvazione di questo tipo di sanzione richiede l'unanimità di tutti gli Stati membri. Il presidente dell'esecutivo Ue, Jean-Claude Juncker, ha ricordato che lo Stato di diritto è uno dei principi fondamentali su cui è costruita l'Unione Europea e che una magistratura indipendente è una "conditio sine qua non" per l'adesione all'Unione. "Se la Polonia continua a indebolire l'indipendenza della magistratura e dello Stato di diritto, non abbiamo altra scelta se non quella di attivare l'articolo 7", ha riferito Juncker in un comunicato.

Parallelamente, la Commissione ha anche annunciato il lancio di una procedura di infrazione per violazione della normativa europea, in particolare per quanto riguarda la separazione dei poteri e la discriminazione di genere. "Dare il potere discrezionale al ministro della Giustizia di estendere il mandato dei giudici che hanno raggiunto l'età pensionabile, così come di assegnare e rimuovere i presidenti dei tribunali, sono norme che minano l'indipendenza dei tribunali polacchi", ha detto la Commissione Ue.


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