lunedì 2 marzo 2009
I donatori internazionali hanno promesso oggi 4,481 miliardi di dollari per aiutare l'economia palestinese e ricostruire Gaza distrutta dall'offensiva israeliana, ma hanno sottolineato che i loro fondi non andranno ad Hamas, che governa il territorio. Gli stati arabi del Golfo, gli Stati Uniti e la Commissione europea hanno annunciato somme importanti.
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I donatori internazionali hanno promesso oggi 4,481 miliardi di dollari per aiutare l'economia palestinese e ricostruire Gaza distrutta dall'offensiva israeliana, ma hanno sottolineato che i loro fondi non andranno ad Hamas, che governa il territorio. Gli stati arabi del Golfo, gli Stati Uniti e la Commissione europea hanno annunciato somme importanti. Il ministro degli Esteri egiziano, Ahmed Aboul Gheit, ha detto in una conferenza stampa che il denaro sarà versato nei prossimi due anni.Secondo le Nazioni unite e le agenzie umanitarie, la ricostruzione dell'enclave costiera sarà molto difficile, finché i suoi confini rimarranno chiusi."La situazione ai valichi di frontiera è intollerabile. Gli operatori umanitari non possono entrare e neanche i beni di prima necessità", ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, alla conferenza dei donatori per Gaza, che si è tenuta oggi a Sharm El-Sheikh, in Egitto. "Il nostro primo ed indispensabile obiettivo, perciò, è riaprire le frontiere. Tuttavia, è essenziale anche fare in modo che le armi non entrino più a Gaza", ha aggiunto. L'Occidente ha messo al bando Hamas, perché si rifiuta di riconoscere Israele, rinunciare alla violenza e accettare accordi di pace con lo stato ebraico. Hamas, dal canto suo, che ha intavolato una trattativa per formare un governo di unità nazionale con i rivali di Fatah, il gruppo del presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha detto che boicotterà qualsiasi sforzi di ricostruzione "che ignori le legittime autorità della Striscia di Gaza".L'Autorità palestinese sperava di raccogliere 2,78 miliardi di dollari dalla conferenza, di cui 1,33 miliardi per Gaza. Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha promesso 300 milioni di dollari per la ricostruzione di Gaza e 600 milioni per coprire i buchi del bilancio dell'Autorità palestinese e sostenere le riforme economiche, in un piano di aiuto che dovrà essere approvato dal Congresso Usa. Ma è stata chiara nel ribadire che neppure un dollaro andrà ad Hamas.La Commissione europea ha promesso 440 milioni di euro per Gaza e le riforme dell'Autorità palestinese, mentre gli stati arabi del Golfo hanno promesso 1,65 miliardi, specificando che le loro donazioni arriveranno attraverso uno speciale meccanismo varato ieri nella capitale saudita. Secondo diplomatici occidentali, i donatori nel 2007 avevano promesso 7,7 miliardi di dollari di aiuti in tre anni, ma i palestinesi si sono lamentati perché solo una piccola parte di questo denaro è stato pagato alle scadenze previste.Rimane da chiarire se Israele aprirà i confini di Gaza ai grossi quantitativi di prodotti, come cemento ed acciaio, necessari per la ricostruzione. Israele rifiuta di far passare il materiale che, a suo dire, potrebbe essere usato dai militanti per costruire razzi. "Gaza non può essere una prigione a cielo aperto", ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy.Israele ha stretto la sua morsa ai confini di Gaza dopo che Hamas ne ha preso il controllo nel giugno 2007 e ha annunciato che vigilerà sulla ricostruzione, imponendo la propria approvazione ad ogni progetto, per accertare che Hamas non ne trarrà beneficio.
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