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«Guida i governanti a intraprendere vie di dialogo, perché promuovano una pace duratura e la civiltà dell’amore». Ma anche «soccorri i popoli oppressi dalla violenza, perché confidino nel tuo amore provvidente e non temano le armi del nemico». E in tutto questo «ispira papa Leone XIV e tutti i pastori della Chiesa, perché, con la parola e con la vita, siano sempre segno del tuo amore». E infine la richiesta di accompagnare «tutti noi perché possiamo costruire insieme un futuro di giustizia e di pace». Sono alcune delle intenzioni di preghiera che questa sera saranno pronunciate durante le Veglie di Pentecoste che si svolgeranno in tantissime diocesi italiane. In alcuni casi qualche Chiesa locale ha anticipato l’evento nei giorni scorsi, come l’arcidiocesi di Campobasso-Bojano che ha celebrato la Veglia mercoledì alla presenza di rappresentanti di altre Chiese cristiane. Veglia ecumenica svoltasi giovedì sera nella Cattedrale di Ugento.
Le intenzioni citate sopra sono contenute nel libretto della Veglia predisposto dall’Ufficio Liturgico nazionale della Conferenza episcopale, preparato per l’occasione su indicazione del Consiglio permanente straordinario, riunitosi lo scorso 27 maggio. Proprio in quella occasione, i vescovi italiani, ribadendo la condivisione dell’appello di papa Leone XIV durante l’udienza generale del 21 maggio, a «consentire l’ingresso di dignitosi aiuti umanitari e a porre fine alle ostilità nella Striscia di Gaza», avevano lanciato la proposta «di momenti di penitenza e di preghiera comunitari. Il giorno di Pentecoste, gli Apostoli ricevettero il dono dello Spirito Santo e “cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi” (Atti 2,4). Il dono delle lingue del Cenacolo è un incoraggiamento a superare il dramma delle divisioni e a adoperarsi per la comunione», hanno scritto i vescovi nel comunicato finale della sessione straordinaria del Consiglio permanente della Cei.
Ed ecco allora il «suggerimento a celebrare la Veglia di Pentecoste, per implorare da Dio il dono di una pace piena e a ricucire i vincoli di fraternità tra le nazioni». Lo schema dell’Ufficio Liturgico nasce proprio per questo motivo.
Il libretto prevede anche cinque letture. La prima è un brano dalla Genesi sull’episodio della Torre di Babele, mentre la seconda lettura è dall’Esodo in cui si parla della discesa del Signore sul monte Sinai davanti a tutto il popolo. Nella terza lettura dal libro del profeta Ezechiele è tratto il brano in cui il Signore promette di ridare vitalità alle «ossa inaridite del suo popolo». Dal profeta Gioele è tratta la quarta lettura in cui il Signore annuncia che effonderò il suo spirito. Ultimo brano la Lettera di san Paolo apostolo ai Romani nella quale si parla dello «Spirito che intercede». A chiudere la liturgia della Parola di questa Veglia ci sarà il Vangelo di Giovanni.
Dopo l’omelia, ci sarà la Professione di fede e la memoria del Battesimo, nella quale sono inserite le intenzioni di preghiera per la pace di cui abbiamo scritto.
Diverse Chiese locali hanno deciso di pregare per la pace assieme ai rappresentanti delle Chiese cristiane sorelle. Accadrà così a Venezia dove la comunità è inviata presso la chiesa di Campalto alle 21. Allo stesso orario si riuniranno insieme le Chiese di Tivoli e Palestrina - unite nella persona del vescovo - presso il Santuario di San Vittorino Romano. Anche Asti ha scelto un Santuario per pregare per la pace nella Veglia di Pentecoste: alle 21 l’appuntamento è al Santuario della Beata Vergine del Portone in città. Nella parrocchia Maria Regina Mundi a Bologna si riunirà a pregare la comunità felsinea. Scelta invece la Cattedrale come luogo di preghiera nelle Chiesa di Cagliari e in quella di Crema, mentre ad Arezzo dopo la Veglia, che inizierà alle 21.15, sarà amministrata la Cresima ad alcuni adulti. A Milano è stata scelta la chiesa del Monastero di Santa Chiara alle 21. La comunità di Palermo si dà appuntamento stasera in Cattedrale, mentre a Torino ci si troverà nella chiesa del Santo Volto. Nella Chiesa madre di Alcamo saranno presenti alcuni dei vicariati della diocesi di Trapani, che per le altre zone ha indicato la Cattedrale di San Lorenzo. I fedeli di Roma sono invece invitati a partecipare stasera alla Veglia che si terrà in piazza San Pietro alla presenza di Leone XIV.