sabato 30 settembre 2023
Bimbi di 10 anni rinchiusi, richieste di denaro ai profughi da parte di funzionari messicani in cambio di servizi a cui hanno diritto. Show di Elon Musk al confine contro i richiedenti asilo
Migranti sulla sponda del rio Grande a Ciudad Juárez

Migranti sulla sponda del rio Grande a Ciudad Juárez - Reuters

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Mentre dall'altra parte del confine il miliardario Elon Musk, immigrato dall'Australia negli Stati Uniti, denunciava l'«illegalità» degli ingressi dei migranti dal Messico. (Il miracolo americano è anche questo: il ribaltamento dei ruoli che appare la linfa vitale della politica). Soprattutto in una campagna elettorale come questa in cui "mister X" (dal nuovo nome dato a Twitter) è schierato senza mezzi termini dalla parte di Donald Trump e del muro che non è mai riuscito a costruire con il Messico. Elon Musk è riuscito così a irrompere nel dibattitto sull'emergenza immigrazione negli Stati Uniti.

Il miliardario è volato al confine con il Messico e ha incontrato i politici e le autorità locali per ottenere un quadro senza filtri della situazione. Con indosso un capello da cowboy, Musk ha visitato l'Eagle Pass in Texas. "Come immigrato negli Stati Uniti, sono estremamente pro-immigrazione. Credo sia necessario modificare il sistema dell'immigrazione illegale e consentire l'ingresso a chi lavora duramente, è onesto e può contribuire agli Stati Uniti. Allo stesso tempo non possiamo consentire a chi infrange la legge di entrare, non ha senso", ha detto Musk mettendo in guardia sul "collasso dei servizi sociali" se non si agirà presto sull'immigrazione senza controllo.

Elon Musk, con il cappello da Cow boy, al confine di Eagle Pass in Texas

Elon Musk, con il cappello da Cow boy, al confine di Eagle Pass in Texas - Reuters

Detto questo, la situazione al dì là della barriera continua ad essere drammatica. Soprattutto nelle descrizioni che le Nazioni Unite fanno nei loro documenti ufficiali. Oltre 240.000 migranti sono stati rinchiusi in centri di detenzione in Messico nella prima metà dell'anno, in molti casi oltre i termini legali: lo ha denunciato un gruppo di lavoro dell'Organizzazione delle Nazioni unite (Onu) sulla detenzione arbitraria che parla di "estorsioni" da parte dei dipendenti pubblici.

Migranti sul treno a Fresnillo, nello Stato di Zacatecas

Migranti sul treno a Fresnillo, nello Stato di Zacatecas - Reuters


«Abbiamo notato che un numero significativo di migranti sono detenuti oltre il limite di 36 ore stabilito dalla Costituzione messicana», ha affermato in una conferenza stampa Ganna Yudkivska, membro della missione Onu che indaga da 11 giorni negli Stati di Chiapas, Morelos e Nuevo Leon. «Minori, alcuni di appena 10 anni, sono stati detenuti» nonostante le «riforme legali del Messico contro la detenzione di bambini migranti», ha detto. In questi centri, i migranti hanno "restrizioni ai movimenti perché porte di metallo chiuse separano i soggiorni dagli spazi all'aperto", hanno osservato gli investigatori.

Polizia messicana schiara al confine Ciudad Juárez

Polizia messicana schiara al confine Ciudad Juárez - Reuters

I relatori delle Nazioni Unite hanno denunciato anche estorsioni ai danni di "migranti vulnerabili" da parte di «funzionari, compresi agenti di polizia: se pagano possono proseguire per la loro strada, Se non pagano vengono messi in detenzione», ha detto Matthew Gillett, membro del gruppo di esperti, invitando «le autorità messicane a sradicare queste pratiche». La polizia di frontiera americana ha ufficialmente registrato 1,8 milioni di attraversamenti di migranti al confine meridionale tra ottobre 2022 e agosto 2023.

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