giovedì 12 gennaio 2023
Il bilancio complessivo è di 164 casi, 142 confermati e 22 probabili, 55 morti e 87 guariti. il tasso di letalità, ovvero il rapporto tra decessi e numero di infezioni, è stato del 47%
Sconfitta l'ebola in Uganda

Sconfitta l'ebola in Uganda - Ansa

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E' stata dichiarata finita dall'Uganda l'epidemia di ebola da virus a meno di 4 mesi dalla conferma del primo caso nel distretto centrale di Mubende il 20 settembre 2022. A riferirlo è l'Organizzazione mondiale della sanità che ricorda che quella che ha colpito l'Uganda è stata la prima epidemia di Sudan ebolavirus in un decennio e la quinta in assoluto per questo tipo di ebola. Sono stati 164 i casi (142 confermati e 22 probabili), 55 i morti e 87 i guariti. Il tasso di letalità, ossia il rapporto fra decessi e infezioni, è stato del 47%. Oltre 4000 persone entrate in contatto con casi confermati sono state monitorate per 21 giorni.
Secondo l'Oms un focolaio dell'epidemia di ebola si dice terminato quando non ci sono nuovi casi per 42 giorni consecutivi, cioè il doppio del periodo di incubazione di ebola. L'ultimo paziente confermato con il virus è stato dimesso il 30 novembre, hanno detto le autorità sanitarie ugandesi. L'ultimo paziente è stato dimesso il 30 novembre scorso e, dal giorno della sua guarigione, è partito il conto alla rovescia di 42 giorni necessari per la dichiarare la fine ufficiale dell'epidemia.
"L'Uganda ha posto rapidamente fine all'epidemia di ebola, intensificando misure chiave come sorveglianza, tracciamento, prevenzione e controllo", ha spiegato il ministro della Salute Jane Ruth Aceng Acero. "Abbiamo potenziato gli sforzi per mettere in atto una risposta forte nei nove distretti colpiti ma la bacchetta magica sono state le nostre comunità, che hanno compreso l'importanza di fare quanto necessario per porre fine all'epidemia e hanno agito".

"Mi congratulo con l'Uganda per la sua risposta solida e completa che ha portato alla vittoria su ebola", ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms. "L'Uganda ha dimostrato che l'Ebola può essere sconfitta quando l'intero sistema lavora insieme. Le lezioni apprese e i sistemi messi in atto contro questa epidemia proteggeranno gli ugandesi e altre popolazioni negli anni a venire". Per il direttore regionale di Oms Africa, Matshidiso Moeti, il contagio che si è appena concluso "è stata una delle epidemie ebola più impegnative degli ultimi 5 anni, ma l'Uganda ha mantenuto la rotta e ha perfezionato continuamente la sua risposta".

Dall'inizio dell'epidemia, grazie alla collaborazione fra Oms e diversi partner, sono stati individuati tre candidati vaccini e oltre 5.000 dosi di questi prodotti sono state inviate in Uganda. "Sebbene i candidati vaccini non siano stati utilizzati durante questa epidemia, rimangono il contributo dell'Uganda e dei nostri partner alla lotta contro l'ebola", conclude Yonas Tegegn Woldemariam, rappresentante dell'Oms in Uganda, "La prossima volta che il Sudan ebolavirus colpirà, potremo riattivare la solida cooperazione tra sviluppatori, donatori e autorità sanitarie e inviare i vaccini candidati".

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