martedì 7 aprile 2009
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è giunto a Baghdad, in Iraq, per una visita a sorpresa. L'Air Force One era decollato poco dopo le 14:10 locali (le 13:10 in Italia) dall'aeroporto Ataturk di Istanbul per fare ritorno negli Stati Uniti. Nel discorso ai soldati Usa: «È venuto il momento della transizione agli iracheni».
COMMENTA E CONDIVIDI
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è giunto a Baghdad, in Iraq, per una visita a sorpresa. L'Air Force One era decollato poco dopo le 14:10 locali (le 13:10 in Italia) dall'aeroporto Ataturk di Istanbul per fare ritorno negli Stati Uniti. Il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs ha detto che la scelta dell'Iraq rispetto all'Afghanistan per la visita del presidente Barack Obama è dovuta, oltre che alla vicinanza dalla Turchia, anche alla necessità di consultarsi direttamente con i dirigenti iracheni perché «le possibilità di progresso sono legate a soluzioni politiche». Erano state programmate conversazioni faccia a faccia di Obama con i dirigenti iracheni ma, a causa del cattivo tempo che ha reso impossible il viaggio in elicottero, vi saranno conversazioni telefoniche. Obama ha in programma incontri a Camp Victory con il comandante delle forze americane in Iraq, il generale Ray Odierno, e con le truppe americane. Il viaggio in Iraq era stato mantenuto segreto dalla Casa Bianca ed è giunto al termine della visita di otto giorni in Europa e Turchia. «Gli iracheni si prendano le proprie responsabilità». È «giunta l’ora della transizione agli iracheni»: parole, quelle pronunciate a Baghdad dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che hanno provocato grida di gioia e applausi fragorosi dai militari statunitensi che lo ascoltavano. È importante per gli Stati Uniti - ha precisato il presidente Usa - dare sostegno ai dirigenti iracheni perché trovino una soluzione a questioni quali la condivisione del potere fra sciiti e sunniti o la ridistribuzione dei ricavi delle risorse petrolifere.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: