sabato 6 novembre 2010
Il presidente americano è giunto oggi a Mumbai, prima tappa del suo viaggio in Asia che lo porterà anche in Indonesia, Corea del Sud e Giappone. È accompagnato dalla first lady Michelle, si è trasferito a bordo di un elicottero per raggiungere l'Hotel Taj Mahal Palace, gravemente colpito nell'attacco terroristico del 2008. Lo scopo del viaggio è soprattutto quello di creare nuovi mercati per l'esportazione.
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Il presidente americano Barack Obama è giunto oggi a Mumbai (India), prima tappa del suo viaggio in Asia che lo porterà anche in Indonesia, Corea del Sud e Giappone. Obama, accompagnato dalla first lady Michelle, si è trasferito a bordo di un elicottero per raggiungere l'Hotel Taj Mahal Palace dove alloggerà durante il suo soggiorno a Mumbai.Si tratta dell'hotel gravemente colpito nell'attacco terroristico del 2008. L'India è la prima tappa di una visita in Asia che mira soprattutto a creare nuovi mercati per l'esportazione americana. «L'India e gli Stati Uniti sono alleati che non arretreranno mai nella difesa dei propri popoli e dei condividi valori della democrazia». È quanto ha detto Barack Obama nel discorso a Mumbai con cui ha commemorato le 166 vittime degli attacchi terroristici del novembre 2008 e lodato «la forza e il coraggio» con cui i cittadini della città indiana hanno reagito, facendo di tutto per salvare e proteggere il maggior numero di persone.«Chi ha attaccato la città voleva mettere i credenti di fedi diverse gli uni contro gli altri, ma hanno fallito: indù, cristiani, musulmani ebrei si sono difesi tra loro» ha detto ancora Obama. «Volevano demoralizzare la città ma hanno fallito» ha poi aggiunto, lodando il modo in cui Mumbai ha reagito sin dal giorno successivo alla fine dell'attacco riuscendo in poco tempo a riaprire il Taj Mal, l'albergo che è stato uno dei principali obiettivi e dove Obama ha scelto di stare durante il suo soggiorno a Mumbai.«Dobbiamo trovare nuovi mercati per i beni prodotti in America e alcuni dei mercati in maggiore crescita nel mondo sono in Asia dove io sto andando in missione». Così, in un articolo scritto per il New York Times, Barack Obama sintetizza l'obiettivo principale del suo viaggio in Asia, iniziato oggi in India, pochi giorni dopo la pesante sconfitta elettorale dovuta principalmente, per ammissione dello stesso presidente che se ne assunto la responsabilità, ai non sufficienti risultati ottenuti sul cammino della ripresa economica.«Mentre il Paese si riprende dalla recessione, il maggiore errore che possiamo fare è ricostruire la nostra economia sulla stessa pila di debiti, di profitti di carta e speculazioni finanziarie», scrive ancora il presidente sottolineando che è è necessario che l'America torni a essere nota «non solo per quello che consuma, ma per quello che produce» con l'obiettivo di raddoppiare entro i prossimi cinque anni le esportazioni. In India con al seguito centinaia di imprenditori e busines leader americani, Obama affermato che durante la visita verranno «annunciati passi concreti verso il nostro obiettivo di esportazioni, miliardi di dollari in contratti che si trasformeranno in decine di migliaia di posti di lavoro in America».
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