lunedì 27 dicembre 2010
Nonostante l'opposizione nei mesi scorsi dei repubblicani, che avevano denunciato l'avanzare di un «panel della morte» e l'apertura a possibili pratiche eutanasiche su larghissima scala, l'amministrazione di Barack Obama ha messo a punto nuove regole per finanziare i medici che illustreranno ai pazienti la possibilità di redigere direttive anticipate di trattamento.
- Sacconi: fine vita, è ora di mettere la legge all'ordine del giorno
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Nonostante l'opposizione nei mesi scorsi dei repubblicani, che avevano denunciato l'avanzare di un  "panel della morte" e l'apertura a possibili pratiche eutanasiche su larhissima scala, l'Amministrazione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama è riuscita a mettere a punto nuove regole per finanziare una serie di politiche destinate ai medici per preparare la morte dei malati incurabili.Come ha scritto ieri con ampio rilievo il New York Times, le regole erano state stralciate dalla riforma sanitaria per evitare troppe polemiche, ma entreranno in vigore all'inizio dell'anno prossimo.In pratica dal 1 gennaio 2011, i medici del programma Medicare, che dovrebbe riuscire a garantire l’assicurazione medica agli americani con un’età superiore ai 65 anni, riceveranno soldi dal governo se avviseranno i pazienti sulle scelte terapeutiche di fine vita, inclusa la possibile rinuncia alle cure per rimanere in vita nei casi di gravi incidenti o malattie.Insorge il mondo pro-life e non solo. Contando che quasi l'80% della spesa sanitaria va ogni anno per i malati cronici e gli anziani vicini al termine della  propria vita, la tentazione di voler risparmiare sulla pelle dei più deboli diventa una prospettiva inquietante ma niente affatto irrealistica.
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