martedì 14 dicembre 2010
In balia delle onde e con il motore in panne da tre giorni al largo di Alessandria d'Egitto, la portacontainer italiana è colata a picco. Tutti salvi i membri dell'equipaggio, 16 italiani e 5 romeni. La nave era stata trainata fino all'ingresso del porto quando ha cominciato a imbarcare acqua mentre le merci cadevano in mare.
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In balia delle onde e con il motore in panne da tre giorni al largo di Alessandria d'Egitto, la portacontainer italiana è colata a picco. Tutti salvi i membri dell'equipaggio, 16 italiani e 5 romeni. La nave era stata trainata fino all'ingresso del porto quando ha cominciato a imbarcare acqua mentre le merci cadevano in mare.È morto, però, il cane Athos, la mascotte della Jolly Amaranto. È accaduto nella notte mentre veniva allontanato dalla sua nave a bordo del rimorchiatore col resto dell'equipaggio dopo che la Jolly Amaranto si era arenata nel canale di accesso al porto di Alessandria d'Egitto. Secondo quanto ricostruito, il cane, il più grosso a bordo delle navi della flotta "Ignazio Messina", si è lanciato in acqua dal rimorchiatore per tornare a bordo, alla sua cuccia in sala macchine, ma l'alta onda creata dalle eliche dell'imbarcazione lo ha fatto affogare. Un marinaio si è tuffato dal rimorchiatore per cercare di salvarlo, ma è stato a sua volta soccorso perchè rischiava di annegare.«È una vicenda paradossale, è come se un uomo si fosse salvato dopo essere caduto dal tetto di un grattacielo e poi fosse morto salendo sull'autobus": è il paragone che l'amministratore delegato della "Ignazio Messina" Andrea Gais usa per spiegare quanto avvenuto con la Jolly Amaranto.La nave mercantile con 21 membri di equipaggio (tutti salvi) si è arenata stanotte mentre veniva trainata da due rimorchiatori dello scalo marittimo, nel canale di accesso al porto di Alessandria d'Egitto, dopo aver trascorso due giorni (sabato e domenica) in balia delle onde con mare forza dieci e i motori in avaria, in attesa di soccorsi che non arrivavano a causa di un'eccezionale ondata di maltempo.Ieri la Jolly Amaranto era stata trainata da un rimorchiatore della compagnia olandese Smit per 90 chilometri fino alla rada portuale. E quando tutto sembrava ormai essersi risolto, presa in consegna dai rimorchiatori del porto di Alessandria d'Egitto, durante l'ingresso al terminal, c'è stato un disallineamento, complice la risacca provocata dal mare grosso, e ha scarrocciato urtando contro qualcosa. Così ha preso ad imbarcare acqua, fino ad inclinarsi a 15 gradi.
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