sabato 12 dicembre 2009
Più di 400 persone sono state arrestate in seguito agli incidenti scoppiati poco dopo la partenza del grande corteo dei no global (più di 100mila persone). Un gruppo di circa 300 black bloc si è avventato contro le vetrine del centro della capitale danese. Immediata la reazione degli agenti.
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Più di 400 persone sono state arrestate in seguito agli incidenti scoppiati poco dopo la partenza del grande corteo dei no global (più di 100mila persone) a Copenaghen, dove è in corso il vertice sul clima delle Nazioni Unite. Un gruppo di circa 300 manifestanti vestiti di nero si è avventato contro le vetrine del centro della capitale danese, poche centinaia di metri dopo la partenza della manifestazione no global e ambientalista. Dei camioncini della polizia sono stati accerchiati dal gruppo, che avanzava in fondo al corteo. Dopo i primi episodi di venerdì, anche la nuova manifestazione di sabato è stata caratterizzata da scontri e tafferugli. Tra i manifestanti si sono infatti infiltrati circa 300 black bloc che hanno dato vita a un confronto violento con gli agenti dopo avere dato vita ad un lancio di pietre di cui hanno fatto le spese alcune vetrine e finestre. In molti sono stati caricati dagli agenti e alcuni giovani sono stati fermati e caricati sui cellulari. Anche prima del via erano state fermati 11 manifestanti a scopo preventivo. Sono invece stati rilasciati i giovani italiani, tra cui il nipote del sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che erano stati trattenuti venerdì. Al corteo, a cui hanno dato la propria adesione 515 organizzazioni di 67 Paesi diversi hanno preso parte, secondo la polizia, almeno 30 mila persone. Gli organizzatori parlano invece di 100 mila manifestanti. Decine di migliaia di persone sono scese in piazza anche in molti Paesi asiatici (ad Hong Kong, in Indonesia di fronte all'ambasciata Usa, nelle Filippine, in Australia), per chiedere ai leader che partecipano al summit di siglare un accordo che freni davvero il surriscaldamento del pianeta. Il corteo. Il corteo è partito dal Parlamento, davanti al Christiansborg Castle, alle 14, attraverserà la città e arriverà alcune ore dopo al Bella Center, teatro del summit, davanti a cui si terranno discorsi e eventi musicali: circa sei chilometri di percorso, organizzato da 515 organizzazioni di 67 Paesi diversi. E alla fine del corteo, ci sarà una veglia illuminata da candele presieduta dal Premio Nobel, Desmond Tutu. Uno dei principali gruppi organizzatori, Oxfam, ha preannunciato la presenza di vip, tra cui la modella danese-peruviana, Helena Christensen. Il vertice si fermerà domani, domenica, mentre cominciano ad arrivare le delegazioni guidate dai ministri degli ambienti (per l'Italia, sarà presente Stefania Prestigiacomo); ma non si fermeranno le proteste. Tra l'altro è prevista un'azione per bloccare il porto di Copenaghen.
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