giovedì 2 aprile 2009
Avigdor Lieberman, il neoministro degli Esteri israeliano, è stato interrogato per sette ore e mezza dalla polizia. Il "falco" del governo Netanyahu è sospettato di corruzione e riciclaggio di denaro sporco.
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Il nuovo ministro degli esteri israeliano Avigdor Lieberman è stato interrogato oggi dalla polizia per oltre sette ore in quanto sospettato di corruzione e riciclaggio di denaro. Lo ha annunciato il portavoce della polizia Micky Rosenfeld, secondo il quale il ministro "è stato oggi interrogato, sotto diffida, per sette ore e mezzo in relazione ai sospetti di corruzione, riciclaggio di denaro e violazione della fiducia". L'interrogatorio è parte di un'inchiesta in corso da anni nei confronti di Lieberman. Egli avrebbe dovuto essere interrogato già prima delle scorse elezioni ma gli inquirenti avevano poi deciso un rinvio per evitare l'accusa di interferire nel processo elettorale. Chi è Lieberman. Avigdor Lieberman ha fatto parte del governo Olmert da fine novembre 2006 ed è entrato come ministro degli Esteri nel neogoverno formato da Netanyahu. È a capo del partito Yisrael Beiteinu (Israele è la nostra patria), fondato nel 1999. Gli aderenti al partito sono prevalentemente emigrati russi, come lo è del resto lo stesso Lieberman, nato in Moldavia ed arrivato in Israele nel 1978. Numerose le proteste delle forze politiche israeliane moderate al suo ingresso nel governo per le sue posizioni "dure", in particolare in relazione alla questione palestinese. 
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