venerdì 15 aprile 2016
​La strategia dei jihadisti: tenere alta la tensione per ostacolare la stabilizzazione del Paese. Dossier migranti: Mogherini propone di intercettare gli scafisti anche nelle acque libiche.
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Due membri delle forze libiche riconosciute dalla comunità internazionale sono stati uccisi e altri tre feriti in un attentato con un'autobomba a sudovest di Bengasi, nell'est della Libia. Lo ha indicato un portavoce militare. L'attacco è stato rivendicato dal Daesh, che ha parlato di cinquanta morti. L'annuncio da parte del Daesh, alla vigilia di decisioni importanti sulle sorti della Libia, pare rientrare nella strategia del Daesh di tenere alza la tensione (e l'attenzione) sul territorio libico, non ancora "bonificato" dalla presenza jihadista. È della scorsa settimana la visita lampo del ministro degli Esteri a Tripoli. Paolo Gentiloni ha promeso aiuti e sostegno al governo del premier designato Fayez al Sarraj, ancora in attesa del via libera del Parlamento di Tobruk per poter insediare ufficialmente il suo governo. Proprio le truppe che difendono il governo libico di Tobruk, guidate dal discusso generale Haftar, sarebbero state il bersaglio del cruento attentato rivendicato dal Daesh. "50 apostati dell'esercito libico uccisi in un'operazione-martirio a Bengasì, è il titolo della breve rivendicazione allegata al tweet. Il testo indica il nome del kamikaze (Abu Assem al Ansari) che ha colpito i soldati del "governo di Haftar", con riferimento al comandante generale delle forze fedeli a Tobruk. "Nel quadro dei combattimenti in corso fra soldati del califfato e l'esercito libico apostata", l'attentatore "è riuscito a penetrare e afar esplodere l'autobomba in una gran folla di apostati", si sostiene nella rivendicazione. La stabilizzazione della Libia è di primario interesse per l'Italia, e l'Europa intera, anche per quanto riguarda la questione migranti. L'alto rappresentante della Politica estera Ue, Federica Mogherini, ha fatto sapere che proporrà l'estensione anche alle acque territoriali libiche della cosiddetta operazione Sofia, la missione che ha l'obiettivo di intercettare gli scafisti e sequestrare le imbarcazioni usate dai trafficanti di esseri umani per trasportare i migranti dalle coste dell'Africa del nord all'Italia.dichiarato: "Proporrò ai ministri degli Esteri e della Difesa europei che si riuniranno lunedì a Lussemburgo di estendere alle acque territoriali libiche la missione EunavforMed" ha detto Mogherini, precisando di averne già parlato con il premier libico al Sarraj. Si parlerà anche della cosiddetta 'fase 2 B' del piano antiscafisti, che verterà sull'addestramento della Guardia costiera libica e sull'estensione al Mediterraneo Est.Il primo ministro Matteo Renzi invita alla cautela: "È fondamentale che la Libia abbia un governo. No a interventi sbrigativi e superficiali".
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